Gamberi, cicale di mare, sarde, luvaretti e razze. Questo quanto ritrovato all’interno di alcuni furgoni isotermici sottoposti ad ispezione da parte della Guardia Costiera di Siracusa.
L’intervento è maturato ieri nel corso dei controlli sulla pesca effettuati nel territorio di competenza del Compartimento Marittimo. Ad intervenire il personale militare della Sezione di Polizia Marittima e Difesa Costiera della Capitaneria di Porto di Siracusa.
L’intero pescato, afferma la Guardia Costiera, sarebbe stato destinato per la vendita al dettaglio.
I militari si sono insospettiti per la presenza di alcuni furgoni isotermici normalmente utilizzati per il trasporto del pescato. Il tutto nei pressi di un casolare ubicato nelle campagne di Portopalo di Capo Passero. Entrati nel locale è stato così possibile riscontrare la presenza di celle frigo utilizzate come deposito del pescato. In tutto vi erano ben 600 cassette con oltre 2 tonnellate di vario pescato. Secondo quanto riportato dalla Capitaneria di Porto, non vi erano le prescritte autorizzazioni sanitarie.
L’intero pescato, alla luce dei rilievi sull’idoneità dei luoghi e lo stato di conservazione, è stato dichiarato non idoneo al consumo umano. Sul luogo anche il personale dell’ASP.
La Capitaneria di Porto di Siracusa, nel rinnovare l’invito a segnalare eventuali comportamenti illeciti o situazioni dubbie, ricorda che la Guardia Costiera è contattabile al numero di centralino della Sala Operativa, 0931.481011, tutti i giorni 24 ore su 24.
Si tratta del secondo maxi sequestro di pescato operato in poche ore. Nella giornata di ieri, infatti, la Guardia Costiera di Reggio Calabria aveva dato comunicazione del sequestro di oltre una tonnellata di novellame di sarda diretta in Sicilia.
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