“Non possiamo puntare su un candidato sindaco se non c’è coesione nella coalizione del Centrodestra” Lo afferma a BlogSicilia Pippo Gennuso, esponente di punta di Forza Italia, ex deputato Ars e padre dell’attuale parlamentare regionale, Riccardo Gennuso, che ha partecipato al vertice ristretto del Centrodestra con all’ordine del giorno l’ipotesi della candidatura dell’ex assessore comunale di Siracusa ed ex presidente dell’Ias, Peppe Assenza. “Se altre forze non sono su Assenza, come potremmo puntare su di lui?” chiede, in modo retorico, Gennuso.
Verso l’azzeramento?
Se una parte di Forza Italia, con in testa l’ex ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, vorrebbe tirare la volata all'”amico” Assenza, un’altra quella di Gennuso preferirebbe un altro candidato, individuato nell’ex presidente del Consiglio comunale, Ferdinando Messina ma le spaccature dentro la coalizione, emerse soprattutto negli ultimi giorni, soprattutto dopo l’esclusione dagli incontri delle liste civiche, sembrerebbero raffreddare tutte le possibili candidature, per cui potrebbe profilarsi l’ipotesi di azzerare tutto per poi ripartire su nuove basi.
Gli incroci tra Mpa e FdI
Su Assenza c’è anche il parlamentare Ars del Mpa, Giuseppe Carta, in rotta con il coordinatore provinciale del partito di Lombardo, Mario Bonomo, che su Assenza non intende scommettere, ed anche Fratelli d’Italia, il cui suggeritore è Titti Bufardeci, il padre politico di Luca Cannata, ora deputato nazionale e tra gli esponenti politici più influenti del Siracusano.
Cafeo su FdI
E proprio a Fratelli d’Italia si è rivolto stamane l’ex deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, che ha chiesto ai vertici del partito di Giorgia Meloni di assumersi la responsabilità dell’individuazione del nome da proporre al tavolo del Centrodestra. Una mossa, probabilmente, per stanare FdI su Peppe Assenza ma in quel tavolo ristretto è anche emersa la strana presenza della Lega con un esponente di secondo piano, Massimo Gionfriddo.
I pesi massimi della Lega non al tavolo ristretto
Non c’era, infatti, il coordinatore della Lega, Enzo Vinciullo, scontratosi, nei giorni scorsi, con Fratelli d’Italia sulla questione dell’estromissione delle liste civiche ma promotore di una coalizione più vasta per provare a vincere al primo turno.
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