Si sono incontrati Pippo Gennuso ed i 4 “siracusani“ autori di un clamoroso divorzio dal tavolo del Centrodestra. Insieme all’ex deputato regionale, il cui figlio, Riccardo, è un parlamentare Ars eletto nelle liste di Forza Italia, c’era anche l’ex presidente del Consiglio comunale, Ferdinando Messina, uomo di punta del gruppo Gennuso in FI, che lo vorrebbe candidare a sindaco di Siracusa.
Il vertice tra Gennuso ed i 4 siracusani
Tra Gennuso e gli “scissionisti”, Edy Bandiera, Mario Bonomo, Giovanni Cafeo ed Enzo Vinciullo c’è una convergenza: il nome di Peppe Assenza, fatto circolare nelle trattative dei partiti del Centrodestra ma senza una paternità ufficiale, non convince affatto, soprattutto per la modalità, come se fosse un’imposizione calata dall’alto.
Nell’idea dei 4 siracusani, c’è un piano: allargare l’intesa, includendo altre liste civiche, presentarsi agli elettori con un candidato sindaco e giocarsela presumibilmente al ballottaggio.
L’incontro con Officina civica
Oltre a Gennuso, gli esponenti dell’asse siracusana hanno incontrato i componenti di Officina civica Siracusa che raccoglie diverse liste civiche, tra cui quella dell’ex sindaco, Giancarlo Garozzo, dell’ex presidente del Consiglio comunale, Moena Scala, dell’ex assessore Gianluca Scrofani e dell’ex consigliere Salvo Castagnino.
Un vertice nato per gettare le basi per una coalizione larga. Questo movimento, però, un candidato a sindaco ce l’ha già: l’ex assessore ai Lavori pubblici, Alfredo Foti.
L’invito a Mangiafico
In agenda, c’è anche un altro appuntamento, quello con Michele Mangiafico, ex vicepresidente del Consiglio comunale, leader di un movimento, Civico 4, che non lesina critiche all’operato dell’amministrazione comunale.
Che metodo per scegliere il candidato sindaco?
Dunque, il tavolo dei “civisti” diventa sempre più largo ma più persone ci sono maggiori sono le difficoltà per scegliere la persona che dovrà essere presentata agli elettori alle elezioni del 28 e del 29 maggio.
Ipotesi di un esterno
Un aspetto appare certo: nessuno di loro ha possibilità, dentro questo schieramento, di essere candidato a sindaco, per cui si profilerebbe la possibilità di un passo indietro comune con l’investitura di un esterno, naturalmente condiviso da tutti.
L’accordo sul nome, al momento, non è nemmeno all’orizzonte, occorre prima siglare un patto politico ed individuare un metodo per la scelta del candidato sindaco.
Commenta con Facebook