Il taglio delle liste civiche dal tavolo del Centrodestra è stato al centro di uno scontro su WhatsApp tra gli esponenti della coalizione.

Lo scontro su WhatsApp

Contrari a questa decisione, ufficializzata nella giornata di ieri da Fratelli d’Italia con un comunicato stampa, ci sono non solo gli esponenti delle liste e dei movimenti civici ma anche alcuni rappresentanti dei partiti tradizionali, gli unici che, da stasera, potranno partecipare ai vertici per definire programmi e soprattutto il candidato sindaco.

Problema di metodo

Nella chat sarebbe emerso un problema di metodo, perché, secondo degli esponenti di primo piano non ci sarebbe stata alcuna intesa, tra gli stessi partiti, su questa scelta, sembrata, “calata dall’alto”. Inoltre, nello scambio di opinioni, un esponente di Fratelli d’Italia, avrebbe spiegato che la decisione di estromettere le liste civiche sarebbe stata assunta nel corso di una precedente riunione.

Animi surriscaldati nella chat

Una ricostruzione duramente contestata, sulla stessa chat, da due componenti di liste civiche, per cui i fatti sarebbero andati in modo diverso. Gli animi si sono surriscaldati fino a quando la discussione si è troncata ma l’atmosfera non è certo delle più semplici a poche ore dal vertice del Centrodestra, il primo senza la partecipazione delle liste civiche che, a questo punto, potrebbero anche percorrere un’altra strada.

Progetto Siracusa allo scoperto

Allo scoperto, stamane, è uscito Progetto Siracusa, con il suo delegato, Emiliano Bordone, che ha contestato pubblicamente questa decisione. “Si era detto di tenere unito il Centrodestra – dice a BlogSicilia Emiliano Bordone, delegato di Progetto Siracusa – ma con queste strategie di unità se ne vede poca. Invece, a mio avviso, occorre inclusione perché l’obiettivo è di vincere le elezioni e battere al primo turno il sindaco in carica, Francesco Italia”.

I nomi caldi per il candidato sindaco

In merito ai nomi, Fratelli d’Italia, per il momento, non ne ha uno, in realtà c’era quello dell’ex sindaco di Siracusa Titti Bufardeci, che seppur non organico al partito, è vicinissimo al deputato regionale, Luca Cannata, e ricopre l’incarico di esperto del sindaco di Avola. Una candidatura che avrebbe fatto da collante ma tramontata per decisione dello stesso ex vicepresidente della Regione.

I nomi “caldi” sono quelli dell’ex presidente dell’Ias, Peppe Assenza, ex assessore di Bufardeci e vicino, sotto l’aspetto politico, al deputato regionale del Mpa, Giuseppe Carta, e quello di Ferdinando Messina, ex presidente del Consiglio comunale, promosso dal parlamentare di Forza Italia, Riccardo Gennuso. Al momento, sembra fuori dai giochi l’ex assessore regionale, Edy Bandiera, esponente di Forza Italia.