Nell’incontro della coalizione del Centrodestra, tenutosi ieri a Siracusa, il protagonista è stato il presidente della Regione, Renato Schifani.

Il rivale interno nella corsa a sindaco

E’ tornato, per la seconda volta a Siracusa, per spingere il candidato a sindaco della coalizione, Ferdinando Messina, anche lui di Forza Italia, la cui corsa, per vincere al primo turno, è ostacolata da un rivale “interno”, l’ex assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, autosospesosi da Forza Italia, che, dopo la scelta del tavolo del Centrodestra di puntare su Messina, “sponsorizzato” dal deputato regionale di FI, Riccardo Gennuso, ha deciso di candidarsi per guidare Palazzo Vermexio. Il presidente della Regione, senza mai citare Bandiera, gli ha riservato delle stoccate.

L’affondo a Bandiera

” A Catania – ha detto il governatore – Trantino è già sindaco, ma anche a Siracusa vincerà Messina. Ci sono poi candidature di disturbo di un soggetto che deve pensare a quello che fa, perchè la dignità c’è sempre ed ha un limite, perchè pensare per ripicche, vanità personale se è giusto fare ciò che sta facendo. Scendere in campo con mini coalizioni striminzite per dare fastidio, non obbedisce all’etica politica, della coerenza, del buon governo del proprio territorio. Chi non vuole starci e fa azioni di rivalsa, lasciamolo nel proprio angoletto”.

La pace a Catania

Schifani è tornato a parlare del braccio di ferro a Catania per la candidatura a sindaco tra la Lega e FdI. “C’è stato qualche problema a Catania, ma c’è stato il senso – ha detto il presidente della Regione – di responsabilità da parte di Matteo Salvini che ha ritirato la candidatura di Valria Sudano, pur essendo una buona competitor. E’ la testimonianza della collaborazione del governo regionale con il ministro, Matteo Salvini”.

Il caos sulla Palermo-Catania

Schifani ha anche fatto cenno all’annosa vicenda dell’autostrada Palermo-Catania. “E’ una vergogna che ci siano 48 deviazioni sul tracciato. Un vero e proprio scandalo. Noi la Sicilia non dobbiamo cambiarla, perchè è bella com’è – ha detto il governatore – dobbiamo soltanto migliorarla”. Il presidente della Regione si è detto soddisfatto della soluzione raggiunta al Petrolchimico di Siracusa con il passaggio di proprietà delle raffinerie Isab che consentirà, secondo quanto sostenuto dallo stesso Governo nazionale, il mantenimento dei lavoratori e dell’attività produttiva.