I finanzieri della Tenenza di Lentini delle Fiamme gialle hanno scoperto a Francofonte un’estetista che esercitava abusivamente la professione.

La sala in un locale

L’attività illecita sarebbe stata svolta in un locale ricavato all’interno di un’abitazione privata. Nel corso della perquisizione, i militari hanno scoperto una stanza dotata di tutti gli arnesi e le attrezzature di lavoro, tra cui un lettino, macchina scaldacera, macchina per pulizia viso, lampada illuminazione trattamento estetico, smerigliatrice per unghie, vari smalti, rossetti e matite.

Segnalata per la sanzione

L’improvvisata “estetista” è stata segnalata all’Assessorato regionale delle Attività produttive per la sanzione amministrativa, inoltre sono state già sequestrate tutte le strumentazioni ed i prodotti cosmetici necessari per l’attività illecita.

Le indagini

“Sono in corso accertamenti volti a ricostruire la posizione fiscale del soggetto sanzionato. L’attività della Guardia di Finanza – spiegano dal comando provinciale della Guardia di finanza di Siracusa, al comando del colonello Lucio Vaccaro – si pone a contrasto del sommerso d’azienda, che pregiudica gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientato alla riduzione illegale dei costi di “struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti ed ottenere vantaggi competitivi impropri, a discapito dell’economia legale”.

Un fenomeno diffuso

Quanto scoperto dalla Finanza è la punta di un iceberg gigantesco, presente in ogni angolo della Sicilia in cui, oltre alle estetiste, ci sono i parrucchieri e le parrucchiere che lavorano in nero, trasformando se stessi in sale itineranti con servizio a domicilio. Naturalmente, il lavoro non viene mai fatturato, creando una evasione fiscale di un certo spessore, a danno di chi, invece, ha dei locali, con tanto di licenza, non come l’estetista di Francofonte, personale assunto, a cui versa i contributi.