“Denunce ce ne sono poche, emergono solo le estorsioni o da noi scoperte o quelle che attengono a ragioni private, riconducibili a scontri in famiglia, o altre che rientrano nella sfera delle cosiddette esercizio arbitrario delle proprie ragioni”.

Sulle strade di Siracusa

E’ l’analisi del comandante provinciale dei carabinieri di Siracusa, il colonnello Gabriele Barecchia, rilasciata alla trasmissione Sulle strade di Siracusa di BlogSicilia, in merito all’assenza di denunce legate alle estorsioni.

Il pizzo in famiglia

“L’esempio legato all’esercizio arbitrario delle proprie ragioni avviene in ambito familiare, come il prestito di una somma in denaro che viene richiesto con comportamenti violenti o con una minaccia: tecnicamente è una estorsione” spiega il comandante dei carabinieri di Siracusa.

I costi aziendali

“Le estorsioni, per così dire, convenzionali, legate alla criminalità organizzata, emergono da nostre investigazioni indipendenti, non scaturite da denunce. Continuano ad essere minimizzate dalle parti offese. Le ragioni? Capita per alcune imprese che le estorsioni vengano considerate una sorta di costo aziendale” dice il colonnello Barecchia.

Altre tipologie di estorsione

“Oppure, un ristoratore che non si fa pagare il conto da malviventi che si recano nel suo locale per un pasto. Anche questa è una estorsione ma la percezione del danno economico per la vittima è inferiore”.

Reticenza, fenomeno siciliano

Secondo il comandante dei carabinieri, l’omertà delle vittime è un fenomeno diffuso. “La reticenza delle vittime non è un fenomeno locale, circoscritto – dice il colonnello Barecchia – a questo territorio, peraltro, il presidente della Corte di Appello di Catania, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha spiegato che è esteso anche nel Catanese e nel Ragusano.  Tutte le volte, però, che una vittima ha denunciato, puntualmente è arrivata la risposta dello Stato con l’arresto degli autori.”

I clan

“I clan presenti nel Siracusano mirano al controllo sociale del territorio. E lo fanno attraverso una stabilizzazione delle loro attività criminali e dalle indagini viene fuori un’attività estorsiva ai danni di aziende che interagivano nel loro settore di interesse” conclude Barecchia.

Il prefetto

“Non si sono registrate denunce da parte di vittime dell’usura, solo 7 in merito alle estorsioni” sostiene il prefetto di Siracusa in relazione ai numeri del 2022.

“Purtroppo è un trend – dice il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto – che dura da almeno un decennio, quasi se si fosse esaurita quella spinta che ci fu tra la fine del secolo scorso e l’inizio degli anni Duemila da parte delle associazioni antiracket. E’ un fenomeno sul quale abbiamo la massima attenzione, in merito alle cause direi che sono riconducibili alla sfera sociale. Lo Stato c’è, infatti provvede ai ristori economici per le vittime di usura ed estorsioni, oltre alla tutela e protezione personale. Evidentemente, questo non basta, ed in corso una interlocuzione con le associazioni antiracket per capire come trovare dei nuovi percorsi”.

 

 

 

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