Non solo lenti ma anche cari i treni che dalla Sicilia viaggiano verso Roma e viceversa. E con il Natale alle porte sarà un bel salasso per chi intende viaggiare con le Ferrovie.
Siracusa Roma in 10 ore e con costo proibitivo
Ne sa qualcosa un siracusano, Mario Bonomo, ex parlamentare regionale che ha raccontato la sua Odissea. “Siracusa Roma 10 ore 8 minuti (con un cambio!) 108,50 euro” spiega l’esponente politico, coordinatore del nuovo Mpa di Siracusa, che fa il raffronto con il Frecciarossa tra Milano e Parigi. “I biglietti sono già in vendita con prezzi che vanno dai 23 ai 29 euro, fate voi il raffronto con quelli della Sicilia” spiega il viaggiatore.
“Il nostro è un Freccialenta”
C’è anche la testimonianza di un altro viaggiatore siracusano, Paolo Giansiracusa, docente dell’Accademia di belle arti di Catania e storico dell’arte. “Il Frecciafulmine Milano Parigi, appena inaugurato, ha un costo di 29 euro. Andata. Il traghetto Freccialenta Messina-Villa San Giovanni ha un costo di quasi 50 euro. Solo andata
Ah governo di bambole. Tutto tutto tutto è a favore del Sud. Grazie bambolai” chiosa il professore di Storia dell’arte.
Flop Frecciabianca
E poi c’è la polemica sul Frecciabianca, inaugurato nelle settimane scorse. Dai primi dati che giungono quasi nulla è cambiato rispetto a quando non c’era questa tipologia di treno, in linea con l’andamento degli altri treni siciliani. Venti minuti un giorno, dieci un altro, piccoli inconveniente qua e là, tra cui diverse interruzioni legate al maltempo e al cattivo stato delle ferrovie.
“Blocco rincaro dei prezzi”
“Nessun aumento dei biglietti ferroviari per i siciliani”. Lo ha detto governo Musumeci, che nell’ultima seduta di giunta ha approvato la “sterilizzazione” dei preventivati aumenti del 10 per cento sulle tariffe adottate da Trenitalia in Sicilia.
“Ancora una volta, il governo regionale fa la sua parte – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – mantenendo l’impegno assunto per il blocco degli aumenti tariffari decisi da Trenitalia e confermando le tariffe agevolate per le tratte ferroviarie con maggiori criticità”.
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