Tre ultrà sono stati arrestati dalla polizia di Siracusa mentre è stato denunciato un minorenne. Questo il bilancio dei disordini accaduti fuori dallo stadio durante l’incontro di calcio Siracusa-Casarano disputatosi sabato scorso con lancio di bottiglie, pietre, bombe carta e botti
I disordini
Poco istanti prima dell’inizio, ultimato l’ingresso dei tifosi locali nell’impianto sportivo, quelli appartenenti alla frangia più calda del tifo siracusano si sono riuniti in piazza Cuella, non facendo ingresso allo stadio in segno di protesta per i deludenti risultati sportivi della squadra. Poco dopo si sono resi protagonisti di disordini e violenze iniziando un fitto lancio di fumogeni, bombe carta, bottiglie di vetro, pietre e altri oggetti pericolosi creando pericolo per i passanti e per gli agenti di polizia in servizio di ordine pubblico.
La fuga
I poliziotti sono riusciti a disperdere il gruppo di facinorosi. Successivamente, durante l’intervallo della partita, i tifosi violenti sono ritornati alla carica lanciando nuovamente bombe carta e oggetti contro le forze di polizia e le abitazioni nei pressi di piazza Cuella. L’immediata reazione del dispositivo di polizia ha impedito il peggio e i violenti sono fuggiti tra le vie del quartiere della Borgata.
Successivamente, le indagini di polizia giudiziaria, condotte dalla Digos, hanno consentito di arrestare, a seguito di riscontri video fotografici, tre ultrà e di denunciarne un altro. Tre dei quattro indagati sono stati anche accusati di aver violato il Daspo sportivo cui erano sottoposti. L’arresto è stato possibile grazie all’applicazione dell’istituto dell’arresto differito sportivo che offre la possibilità alle forze dell’ordine di arrestare una persona entro 48 ore da un reato commesso in occasione di manifestazioni sportive, se l’identificazione non può avvenire immediatamente. Sono in corso indagini per individuare ulteriori soggetti responsabili dei gravi fatti accaduti






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