- Scontro a Forza Italia su Siracusa
- Miccichè spinge per un direttivo
- No di Stefania Prestiacomo
Forza Italia, a Siracusa, da parecchie settimane è senza un coordinatore, per via delle dimissioni dell’ex senatore Bruno Alicata, avvocato, da sempre legato, sotto l’aspetto politico, alla parlamentare nazionale Stefania Prestigiacomo.
Ipotesi direttivo
Da allora, i vertici del partito di Berlusconi non sono riusciti a trovare un sostituto e così nei giorni scorsi è stato il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, nelle vesti di coordinatore regionale di FI, ad individuare una soluzione.
“Stiamo attentamente valutando – si legge nel comunicato firmato da Miccichè – di costituire un direttivo commissariale con il compito di serrare le fila per rilanciare in maniera unitaria il partito nel territorio aretuseo”.
Le correnti di FI
Un direttivo che dovrebbe rappresentare le tre anime più solide ed importanti del partito: una vicina all’ex assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, che prima e dopo il suo passo indietro nella giunta di Musumeci, ha manifestato la sua “appartenenza” al coordinatore regionale di Forza Italia; l’altra strettamente connessa a Stefania Prestigiacomo, una delle fondatrici a Siracusa di Forza Italia e berlusconiana della prima ora; la terza corrente, invece, sarebbe riconducibile al parlamentare regionale sospeso, Pippo Gennuso, approdato nei mesi scorsi a Forza Italia, così come Daniela Ternullo con quest’ultima che, all’Ars ha preso il suo posto dello stesso Gennuso per le note vicende giudiziarie: il patteggiamento per traffico di influenze nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sulla presunta corruzione dell’ex presidente del Cga di Palermo, Raffaele De Lipsis, pagato per disporre una mini tornata elettorale nell’ottobre del 2014 in 9 sezioni del Siracusano, che poi consentirono a Gennuso di strappare il seggio a Pippo Gianni, attuale sindaco di Priolo.
Il no di Prestigiacomo
Secondo fonti politiche autorevoli, Miccichè avrebbe in mente di dare lo stesso peso alle tre correnti, una vera Troika e soprattutto senza un capo. Una ipotesi che piacerebbe poco alla parlamentare nazionale, Stefania Prestigiacomo, soprattutto per la sua storia all’interno del partito, essendo stata tra i genitori dei primi circoli di Forza Italia e per la sua carriera politica: ministro per le Pari opportunità e dell’Ambiente in due Governi di Silvio Berlusconi. Nel 2009, proprio nella sua Siracusa, organizzò il G9 sull’Ambiente, riportando interesse politico ed internazionale nella città siciliana.
Con quelle medaglie al petto, Stefania Prestigiacomo rivendicherebbe il suo ruolo di primo piano a casa sua: un aspetto che starebbe rallentando la nomina del nuovo vertice del partito.
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