È da poco terminata una nuova operazione di soccorso – dopo quella di stamattina – svolta sotto il coordinamento della Guardia costiera di Catania, in favore di un peschereccio, individuato a circa 100 miglia a est di Siracusa, con a bordo circa 450 migranti.

L’unità, in precarie condizioni di navigabilità, è stata raggiunta e soccorsa dalla nave Corsi e da una motovedetta della Guardia costiera. Sul posto in assistenza anche 3 navi mercantili ed un pattugliatore di Frontex.

Il salvataggio a Siracusa

In precedenza, a partire dalle prime ore di questa mattina, i mezzi della Guardia costiera erano intervenuti in favore di un peschereccio con molti migranti a bordo in area di responsabilità Sar italiana ed in particolare a circa 90 miglia dalla costa jonica calabrese.

Nell’operazione, coordinata dalla Guardia costiera di Reggio Calabria, sono stati tratti in salvo 295 migranti. Le persone soccorse sono state recuperate e trasportate in sicurezza su tre motovedette della Guardia costiera.

Lo sbarco a Roccella

Sono 325 i profughi di nazionalità pakistana, tra cui una donna e alcuni minori non accompagnati, approdati oggi a Roccella Jonica, dopo essere stati individuati e soccorsi nel mare Jonio, a circa 120 miglia al largo della cittadina della Locride dalla Guardia costiera. Viaggiavano a bordo di un peschereccio e agli inquirenti hanno confermato di essere partiti cinque giorni addietro da un porto turco. Un gruppo di 115 migranti è stato indirizzato a Crotone, mentre i restanti 210 hanno trovato la prima accoglienza a Roccella Jonica e temporaneamente sistemati nella tensostruttura gestita dai volontari della Croce rossa, dalla Protezione civile e da un gruppo di volontari di Medici senza Frontiere. Dall’inizio di quest’anno, a Roccella Jonica sono stati già accolti circa 700 migranti, quasi tutti hanno proseguito verso il nord Europa per ricongiungersi ai familiari emigrati.

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