“Non abbiamo mai chiesto un bonus di 10 euro a pratica, del resto come si può vedere quella proposta è stata presentata su un foglio anonimo, senza alcun valore, ma soprattutto non siamo stati mai interpellati”. E’ lo sfogo di un dipendente di un Centro per l’impiego, impegnato, insieme a tanti altri suoi colleghi, nell’elaborazione delle richieste delle aziende per ottenere la Cassa integrazione in deroga.
Il flop sulla mancata erogazione delle somme è costato il posto al dirigente generale dell’assessorato regionale del Lavoro, Giovanni Vindigni, che ha rassegnato le dimissioni dalla carica. Ma sulle ragioni di questo insuccesso, gli impiegati del Centro per l’impiego hanno fornito la loro versione dei fatti.
“La piattaforma digitale sui cui lavoriamo – racconta a BlogSicilia il dipendente del Centro per l’impiego – , che è gestita da un’azienda genovese, dunque non dalla Regione, è piuttosto lenta. Inoltre, non ci sono state fornite istruzioni sulle modalità d’uso, non abbiamo avuto alcuna formazione: siamo stati buttati nella mischia ed abbiamo cercato di fare del nostro meglio. Spesso ci siamo rivolti al dirigente quando è capitato un intoppo e questo, come è evidente, dilata i tempi”. E poi, secondo i dipendenti della Regione, ci sono gli errori compiuti dai consulenti delle aziende, che hanno poi causato il rigetto di alcune istanze.
“Pure questo è capitato – racconta a BlogSicilia il dipendente del Centro per l’impiego – ed è evidente come questo crea ulteriori ritardi. Alcuni consulenti hanno inserito dati errati che ci ha costretti ad annullare quelle istanze. Sono state successivamente reinviate in modo corretto, purtroppo sono finite in coda alle altre”. Ma si torna a parlare del bonus che tante polemiche ha creato. “Quel che ci ha dato fastidio – spiega il dipendente del Centro per l’impiego – è di essere passati per fannulloni ed approfittatori quando non abbiamo mai chiesto nulla. Abbiamo lavorato anche nei giorni festivi, senza prendere lo straordinario, comprendendo il grave momento che stanno attraversando le imprese e soprattutto i lavoratori, i primi ad essere colpiti dalla crisi e dalla mancata erogazione della Cassa integrazione in deroga. Pensate che i Centri per l’impiego non lavorano per provincia, la sede di Siracusa, ad esempio, può trattare pratiche di Trapani, e così via. Credo che se le richieste fossero state inoltrate direttamente all’Inps, che è l’ente erogatore, non ci sarebbero stati questi problemi”.
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