Dopo la richiesta di scuse da parte del Governatore Nello Musumeci per quanto attiene ai ritardi nella lavorazione delle richieste di cassa integrazione in deroga, non mancano le reazioni del mondo politico.

“Il presidente della Regione ha chiesto giustamente scusa ai siciliani per quanto accaduto riguardo il pagamento della cassa integrazione in deroga, adesso però venga in Aula a dire quali soluzioni ha adottato per recuperare i ritardi accumulati”. Lo dice il capogruppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo.

“Ancora una volta il presidente della Regione – aggiunge Lupo- si è trincerato dietro scuse di presunte procedure farraginose, piuttosto che ammettere il fallimento politico del suo Governo. Speriamo che Musumeci, che ha disertato l’Aula di Palazzo dei Normanni per tutta la durata dell’esame della Finanziaria, decida di confrontarsi con il Parlamento illustrando soluzioni concrete che rispondano alle esigenze dei siciliani”.

“In Sicilia i lavoratori interessati alla Cassa integrazione in deroga sono circa 130.000, 4.600 sono le pratiche esitate, ma solo 1.300 circa hanno ricevuto le somme previste. 1.300 su 130.000 vuol dire che siamo all’1%”. Così sintetizza Salvo Fleres, portavoce di Unità siciliana-LeApi. “Vergogna! Invece di dire che va tutto bene, invece di pensare all’ennesima lottizzazione politica e burocratica e di inventarsi fantasiosi piani di rilancio, che non vanno oltre tre o quattro luoghi comuni, la politica siciliana farebbe meglio far funzionare bene la claudicante e vorace macchina amministrativa regionale, che sta affamando migliaia di cittadini. La riforma della burocrazia intesa sia come apparato normativo, sia come strutture, sia come funzionari, rappresenta il primo obiettivo che qualsiasi amministrazione regionale, anche la più sgangherata che si possa immaginare, dovrebbe porsi con urgenza. Eppure non sembrerebbe difficile da comprendere: riformare uffici, disposizioni e procedure non comporta maggiori costi, semmai li riduce, non aggrava gli oneri a carico dei cittadini e delle imprese e soprattutto attrae investimenti esterni. Tuttavia, forse – conclude Fleres – ha un grave handicap: presuppone competenza, coerenza, coraggio e responsabilità, tutti ingredienti che non si trovano nemmeno di contrabbando”

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