“Mi sento uno stupidotto, ma non mollo”. Così l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone, ai cronisti che in video-conferenza stampa gli hanno chiesto se pensa di dimettersi per i ritardi nelle pratiche per la Cig in deroga attesa da migliaia di lavoratori in Sicilia. L’assessore è intervenuto dopo il Presidente della Regione con alcune frasi poco felici sulle ‘trappole giornalistiche’ che stonavano del tutto rispetto a quanto detto subito prima da un responsabile Musumeci che si è assunto colpe non esattamente sue

Scavone ha detto: “Quando a 20 anni si pensa di cambiare il mondo si è un utopista, se a 63 anni con una posizione professionale consolidata si pensa di assumere un ruolo per potere incidere bene sulle cose per poi scontrasi con tanti problemi sei uno stupidotto”.

Ma poi l’assessore si è concentrato sui dati che Musumeci aveva solo accennato spiegando anche perchè non combaciano con quelli diffusi dall’Inps.

Sono 27.407 le pratiche espletate finora dalla Regione per la Cig in deroga, oltre il 50% delle 40 mila istanze giunte al dipartimento Lavoro. I decreti trasmessi all’Inps per il pagamento sono 14.600, 19 mila i lavoratori (su oltre 130 mila in attesa) che hanno impegnato le somme pari a circa 33 milioni di euro.

Non si tratta, però, di somme pagate e ricevute dagli aventi diritto ma di impegni di spesa che per trasformarsi in pagameti devono seguire ancora un ulteriore iter da parte dell’Inps.  Tra il 5 e il 6 maggio sono stati emessi dalla regione 6.500 decreti.

Scavone è poi entrato nel dettaglio: 6mila sono le pratiche in completamento; 1.500 pratiche rifiutate; 4mila riguardano imprese artigiane che però devono seguire una propria specificità; 312 agricole per le quali si aspetta il codice; 700 sono bloccate.

Ma buona parte del problema è legato alla piattaforma informatica regionale del tutto inadeguata. Lo sostiene proprio il governatore Nello Musumeci che definisce la piattaforma informatica, ‘sbagliata’: A curarla è stata la società Ett, la stessa che sei anni fa, ai tempi del governo Crocetta, gestì il software che portò al flop del click-day per il ‘Piano giovani’.

Per quel fallimento si dimise la dirigente della Formazione Anna Rosa Corsello, per il flop della Cig a dimettersi ieri è stato  il dirigente del Lavoro, Giovanni Vindigni. Ai cronisti che gli hanno chiesto perchè il governo si sia affidato proprio alla Ett, il presidente Nello Musumeci ha risposto: ‘C’è un contratto con questa società, fosse dipeso da me mi sarei rivolto al libero mercato ma non è possibile farlo: non sapevo che fosse la stessa società del flop
del click-day ai tempi di Crocetta”.

Il contratto con la Ett, ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone, scadrà fra sette mesi.  “Decideremo cosa fare più avanti”. Intanto, l’assessore assicura: ‘Abbiamo avviato una ispezione amministrativa e abbiamo chiesto una indagine a più livelli, chi ha sbagliato pagherà”.

Ancora più netto il presidente Musumeci: “C’è un contratto vigente con questa società e non possiamo farne a meno; il nostro obiettivo è di liberarci e di potere avere in Sicilia e-Servizi (azienda in house) una spalla competente. Fra sette mesi tutto sara’ rivisto’.