Il presidente della Regione, su proposta dell’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina, ha firmato il provvedimento che dispone la decadenza del Consiglio comunale di Solarino e la nomina del commissario Pio Guida. Quest’ultimo resterà in carica “fino al rinnovo degli organi comunali per scadenza naturale” e considerato che le scorse elezioni si sono tenute nella primavera del 2022 bisognerà aspettare il 2027 per un nuovo Consiglio comunale.
Un uomo solo al comando
In questo lasso di tempo, il sindaco, Giuseppe Germano, vicesegretario regionale di Noi moderati, il partito di Saverio Romano, governerà, sostanzialmente, senza il freno democratico dell’assemblea pubblica, come del resto aveva lui stesso auspicato, salutando, con soddisfazione, le dimissioni, avvenute nelle settimane scorse, di sei consiglieri comunali su 12.
L’interrogazione del Mpa e la decisione del Governo regionale
Il Consiglio non si è sciolto subito, è nata una disputa giuridica, sollevata soprattutto dal parlamentare regionale del Mpa, Giuseppe Carta, che, nei mesi scorsi, è entrato in rotta di collisione politica con il sindaco Germano.
Carta, in una interrogazione al presidente della Regione ed all’assessore alle Autonomie locali, ha spiegato, in parole povere, che, nel caso di Solarino, sarebbe dovuta scattare la surroga, cioè la sostituzione dei consiglieri dimissionari con i primi dei non eletti delle rispettive liste, e non la decadenza del Consiglio, secondo quanto previsto da una legge regionale.
Le motivazioni nel provvedimento di Schifani
Nel decreto del presidente della Regione è indicato, invece, che “le dimissioni hanno determinato la riduzione della composizione del Consiglio comunale in misura tale da non consentire il raggiungimento del numero legale minimo
per la funzionalità dell’Organo, con la conseguenza di doverne dichiarare la decadenza”. Nel provvedimento, è contestualmente, disposta la nomina di un commissario straordinario”.
Il ricorso
Contro il provvedimento, “potrà essere presentato ricorso entro 60 giorni avanti al Tar” si legge nel decreto del presidente della Regione.
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