C’è un uomo solo al comando a Solarino, piccolo centro artigianale nel Siracusano, ed è il sindaco, Giuseppe Germano, eletto nelle elezioni amministrative del 2022. Nei giorni scorsi, si sono dimessi  6 consiglieri comunali su 12, tutti della sua maggioranza, come ammesso dallo stesso primo cittadino in un post sulla sua pagina Facebook.

Il piano dietro le dimissioni

Un gesto che sembrerebbe autolesionistico ma dietro si cela un disegno più “raffinato”, cioè di far decadere il Consiglio comunale di Solarino, spingere la Regione a nominare un commissario e consentire allo stesso sindaco di poter portare avanti la sua azione amministrativa senza l’assemblea.

“Così l’amministrazione non sarà rallentata”

“Questo gesto estremo per amore della città e per fare in modo che l’attività della mia Amministrazione non venga strumentalmente rallentata e che Solarino paghi un prezzo ingiusto e irragionevole. Un gesto di estrema fiducia nei confronti della mia persona che, se da un verso mi addolora, dall’altro mi emoziona e mi carica ancora maggiormente di responsabilità” spiega, in modo molto chiaro, il sindaco Germano.

Il caso Siracusa

Germano intende, sostanzialmente, ripetere l’esperienza vissuta, seppur con modalità diverse, dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia, rimasto senza Consiglio comunale dal dicembre del 2019 fino al maggio del 2023, periodo in cui si sono svolte le elezioni amministrative, vinte al secondo turno.

Solo che, a differenza di Solarino, il Consiglio comunale di Siracusa decadde perché non fu votato il Conto consuntivo del 2018, fattispecie poi abrogata dalla Regione. Insomma, Italia non fece nulla per restare sostanzialmente da solo, senza opposizione, ma le dimissioni in blocco dei consiglieri di Solarino sono al centro, adesso, di una disputa giuridica che spetterà all’assessorato regionale agli Enti locali risolvere.

Il Consiglio decade o no?

In sostanza, il Consiglio decade o basterà sostituire, attraverso la surroga, i consiglieri che sono arrivati immediatamente dietro quelli che si sono dimessi? Va detto, però, che, se fosse accreditata la seconda ipotesi, bisognerebbe pescare nella lista “La svolta buona”, quella del sindaco Germano. E, come nel gioco dell’oca, si potrebbe tornare al punto di partenza, a meno che uno o più tra questi decidesse di passare all’opposizione.

L’impasse istituzionale

Un vero e proprio impasse istituzionale ma come spiega una autorevole fonte politica a BlogSicilia la decadenza del Consiglio avviene in caso di “dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri comunali più uno. Nel caso di Solarino, il numero è di 7 e non 6”, per cui si profilerebbe la surroga e non la decadenza.

Il fattore quorum

Ma i “sostenitori” della decadenza muoverebbero un rilievo, come spiega la stessa fonte politica. “I sei consiglieri dimissionari impediscono il raggiungimento del quorum in aula, per cui non si potrebbe procedere con la surroga”.

Lo scontro politico tra Germano e Carta

Sullo sfondo di questa vicenda, ci sarebbe uno scontro tra il sindaco, Giuseppe Germano ed il deputato regionale del Mpa, Giuseppe Carta. I due sono stati a braccetto per mesi, forse dietro la rottura ci sarebbero i percorsi diversi dei rispettivi partiti. Germano è vicesegretario regionale di Noi moderati, il cui leader è Saverio Romano: il movimento centrista ha rotto con gli autonomisti di Raffaele Lombardo, del resto, in proiezione delle elezioni europee, il Mpa ha siglato un patto con la Lega mentre la galassia centrista, dietro la regia di Totò Cuffaro, sta lavorando per una lista comune.

L’attacco di Germano

“In queste lunghe giornate (ed anche nottate), mentre un po’ tutti siamo distratti ed occupati a condividere la gioia delle festività natalizie, sappiate che, un paio di non sampalisi a Palermo, sono impegnati a cercare di “stirare” la legge e “interpretare” le norme per propri tornaconti, per interessi di bottega, per calcoli personali.
Continuiamo a rimanere assolutamente fiduciosi delle Istituzioni e di chi applicherà, siamo certi, ciò che la legge prevede” scrive in un altro post il sindaco di Solarino, alludendo alle interlocuzioni a Palermo per comprendere se si procederà con la decadenza del Consiglio comunale o meno.