Il Comune di Augusta ha “liberato” circa un milione e mezzo di euro che saranno destinati alle imprese. Lo ha annunciato il sindaco, Cettina Di Pietro, che è riuscita ad ottenere questa somma grazie alla rinegoziazione dei mutui ma si tratta, comunque, di una manovra per nulla indolore per le casse pubbliche.
“Negli anni passati – spiega il sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro – le amministrazioni comunali hanno sottoscritto tantissimi mutui, prevalentemente con la Cassa depositi e prestiti, con il Mef ed il Credito sportivo. Abbiamo deciso di prendere la strada della rinegoziazione dei mutui che trasformerà i 57 mutui accesi in un’unica rata, insomma saranno accorpati. Il Comune di Augusta paga, ogni anno, una rata per gli interessi ed un’altra per la somma capitale; adesso l’amministrazione potrà trattenere per se quest’ultima, liberando circa 1 milione di euro, destinata alle imprese”.
Un’operazione che, come sostenuto dallo stesso sindaco di Augusta, non sarà senza conseguenze. “E’ bene ammettere, come siamo sempre abituati a farlo, – dice il sindaco Cettina Di Pietro – che non si tratta di una misura indolore. Infatti, sarà allungata la scadenza dei mutui fino al 2043. Ho sempre criticato le precedenti amministrazioni, durante i dibattiti in Consiglio comunale, per aver contratto tutti questi mutui, senza trovare poi riscontro in opere realizzate in favore della città ma creando solo un peso per le casse pubbliche. Abbiamo, dunque, proceduto a questa rinegoziazione per l’emergenza che ci è piovuta addosso. Gli altri circa 500 mila euro – continua il sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro – provengono da altri mutui: 137 mila euro dal Credito sportivo e 318 mila euro dal Mef. In questi ultimi due casi, non ci sarà una nuova scadenza ma sospensione del pagamento della rata per un anno”.
Il sindaco di Augusta chiarisce, infine, in che modo saranno ripartite queste somme. “I criteri di ripartizione di queste somme – spiega il sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro – saranno stabiliti attraverso un regolamento sul quale gli uffici del Comune stanno già lavorando per poi essere sottoposto al vaglio del Consiglio comunale”.
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