Non è solo la generazione dei sessantenni che muore di tumore nel Siracusano. Nelle ore scorse, un bimbo di appena 4 anni, residente ad Augusta, il Comune più vicino agli stabilimenti del Petrolchimico, è morto, “vittima di cancro” come indicato sui necrologi affissi in tutta la città. Il sindaco Giuseppe Di Mare, sconvolto come tutta la comunità, ha decretato ieri il lutto cittadino.
Lo spettro del cancro ad Augusta
Ad Augusta, il tema del cancro è molto sentito, ad occuparsene da anni è un parroco, don Palmiro Prisutto, diventato famoso per leggere ogni ultima domenica del mese una lista, molto lunga, di persone decedute per aver contratto il cancro. Una posizione netta, con indice puntato sulla zona industriale, che gli ha consentito di conquistare la fiducia e la simpatia di tante persone, scese in piazza per lui nel 2016 quando si ventilò l’ipotesi da parte dell’Arcidiocesi di Siracusa di fargli fare passo indietro.
Il registro di don Prisutto
Il sacerdote, negli anni, ha tenuto un registro sui decessi per cancro che, naturalmente, non ha un valore scientifico ma ha un significato, soprattutto per i residenti della comunità augustana. Però, i dati oggettivi ci sono, seppur risalenti a qualche anno, in particolare esiste uno studio, promosso dall’Istituto Superiore di Sanità EpiCentro – L’epidemiologia per la sanità pubblica, sull”incidenza oncologica nei siti di interesse nazionale per le bonifiche della Sicilia per il periodo 2007-2011″.
Le aree Sin
Nel rapporto sono stati individuati quattro siti di interesse nazionale per le bonifiche (SIN): Augusta-Priolo, Gela, Milazzo e Biancavilla, già dichiarati dalla normativa regionale “aree ad elevato rischio di crisi ambientale”. “Le aree di Augusta-Priolo, Gela e Milazzo sono caratterizzate dalla presenza di poli industriali” indica il rapporto.
I tumori nell’area Augusta-Priolo
Lo studio è arrivato ad alcuni risultati, per nulla incoraggianti. Nell’area di Augusta-Priolo, “il mesotelioma (16 casi osservati, RSI = 271; IC: 155-440) ha mostrato eccessi statisticamente significativi negli uomini, rispetto al confronto locale e verso le città metropolitane. Si osservano, inoltre, eccessi di melanoma (26 casi osservati, RSI = 183; IC: 119-268), tumore della prostata (197 casi osservati, RSI = 120; IC:104-138), linfoma di Hodgkin (17 casi osservati, RSI = 229; IC: 133-367) e di leucemia mieloide cronica (4 casi osservati, RSI = 773; IC: 207-1969) tra gli uomini, mentre nelle donne si osservano eccessi di incidenza per leucemia linfocitica (13 casi osservati, RSI = 312; IC: 166-533), leucemia mieloide acuta (9 casi osservati, RSI = 238; IC: 109-452), leucemia linfocitica acuta (8 casi osservati, RSI = 496; IC: 214-979) e tumore dell’utero (81 casi osservati, RSI = 127; IC: 102-160); questi ultimi due tumori anche nel confronto con le città metropolitane.
Il mesotelioma
Il mesotelioma è un tumore che nasce dalle cellule del mesotelio: così si chiamano le membrane che rivestono, come una sottile pellicola, gli organi interni. Il 90 per cento dei mesoteliomi è dovuto all’esposizione ad amianto, un materiale che è stato utilizzato soprattutto negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso.
La fabbrica Eternit a Siracusa
In contrada Stentinello, a nord di Siracusa, c’era uno stabilimento dell’Eternit, la multinazionale dell’amianto, chiusa da diversi anni ed al centro di una inchiesta della Procura di Torino che si era occupata dell’esposizione da amianto nelle altre fabbriche: Casale Monferrato, Cavagnolo, Rubiera e Bagnoli. Secondo le segnalazioni ricevute dall’Ona, osservatorio nazionale amianto, l’inquinamento ambientale da fibre di amianto sta provocando, a Casale Monferrato non meno di 40 casi di mesotelioma ogni anno. La presenza a Siracusa di quella fabbrica di veleni potrebbe aver causato un numero importante di tumori.
“Poiché intercorrono di solito alcuni decenni tra l’esposizione all’amianto e l’eventuale insorgenza del mesotelioma, ci si attende che il numero di diagnosi continuerà a salire nei prossimi anni per raggiungere il picco tra la seconda e la terza decade degli anni Duemila” spiegano gli esperti dell’Aicr, associazione italiana per la ricerca sul cancro.
Il dato sul mesotelioma a Siracusa
In effetti, dallo studio dell’Istituto Superiore di Sanità emerge un dato significativo sul mesotelioma: “L’analisi condotta separatamente per il Comune di Siracusa mostra un eccesso di incidenza per mesotelioma (25 casi osservati, RSI = 320; IC: 207-472) negli uomini (anche sugli altri due livelli di confronto) e per tumore del polmone nelle donne (75 casi osservati, RSI = 156; IC: 123-196)”.
Le altre patologie
Per le altre patologie, come si legge nello studio dell’Iss, “si evidenziano eccessi di incidenza per melanoma (33 casi osservati, RSI = 181;IC: 125-254), tumore della prostata (286 casi osservati, RSI = 135; IC: 120-151) e per tumore della vescica (210 casi osservati, RSI = 125; IC: 109-143) negli uomini e per tumore del pancreas (51 casi osservati, RSI = 137; IC: 102-180), del collo dell’utero (33 casi osservati, RSI = 156; IC: 107-219), dell’utero (120 casi osservati, RSI = 135; IC: 112-1612) e della vescica (46 casi osservati, RSI = 149; IC: 109-198) nelle donne. Sempre nel Comune di Siracusa gli eccessi per tumore della prostata e della vescica evidenziati negli uomini permangono, sebbene attenuati, anche nel confronto regionale”
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