Sembrava tutto pronto a Siracusa per l’arrivo del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, che, domani avrebbe dovuto inaugurare un progetto anti caporalato nell’ostello per i lavoratori stranieri stagionali ricavato a Cassibile.

Il programma siracusano del ministro Piantedosi

Il programma, fatto veicolare stamane dalla Prefettura in via informale, prevedeva anche la visita di Piantedosi in un’accademia sartoriale in un locale confiscato alla mafia situato in via Bainsizza, alla Borgata, e per finire alle 16 il titolare del Viminale avrebbe dovuto presiedere il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Raffaela Moscarella, nella Camera di Commercio di Siracusa.

L’ordinanza del Comune di Siracusa

Il Comune di Siracusa aveva già predisposto un’ordinanza per regolamentare la mobilità nelle zone in cui sarebbe transitato il ministro Piantedosi ma nella tarda mattinata inizia una lenta frenata sulla visita del capo del Viminale a Siracusa.

“Non è in agenda”, Piantedosi non sarà a Siracusa

Una fonte interna del ministro, in un messaggio lapidario scrive: “Al momento non lo vedo in agenda”. Il mistero si infittisce, eppure alle 12 è previsto un incontro in Prefettura tra i vertici delle forze dell’ordine per programmare il servizio di sicurezza in vista di domani ma poco prima arriva la notizia: il ministro Piantedosi non sarà a Siracusa.

Inaugurazione piano anti caporalato confermato

Nonostante la sua assenza, domani alle 14,30, resta confermata l’inaugurazione del progetto anti caporalato.

Cosa è accaduto?

Ma cosa avrà spinto il ministro a rinunciare alla tappa siracusana? Qualcuno pensa ai fatti di Pisa, alle manganellate della polizia ai danni degli studenti che avrebbero voluto manifestare in favore dei palestinesi.

Ministro al Senato sulle manganellate a Pisa

Su questo aspetto, però, Piantedosi terrà un’informativa al Senato giovedì alle 15, come annunciato da Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia viva al termine della capigruppo a Palazzo Madama.

La sconfitta in Sardegna

L’altra questione è quella della cocente sconfitta del Centrodestra alle elezioni in Sardegna ed il conseguente successo del Centrosinistra con Alessandra Todde, espressione dell’alleanza tra Pd e M5S.

L’aria che tira nel Governo è pesante, come emerge nelle parole del leader della Lega, Matteo Salvini. “Quando cambi un candidato in corsa è più complicato. Vale anche per un sindaco. Ma non sarò mai quello che quando le cose vanno bene è merito mio e quando le cose vanno male è colpa degli altri” ha detto Salvini a Pescara.