Da una parte c’è l’Ordine dei medici di Siracusa, che ha deliberato la sospensione per un periodo di 5 mesi di un dottore, accusato di aver favorito i furbetti del vaccino, dall’altra c’è la direzione dell’Asp, per cui nessuna violazione è stata commessa.

Le posizione dell’Ordine

Due interpretazioni diametralmente opposte sulla stessa vicenda, risalente al periodo compreso tra il 17 ed il 24 maggio in un Hub del Siracusano: per l’Ordine, il dottore  “con la sua condotta ha arrecato un vantaggio improprio ad alcuni cittadini “non aventi diritto”, con conseguente pregiudizio delle scorte di Pfizer, distolte dal centro vaccinale gestito dallo stesso medico”.

La commissione disciplinare dell’Asp

Il provvedimento di sospensione è di qualche ora fa ma la Commissione disciplinare in seno all’Asp già il 2 settembre si occupò di questa vicenda, dopo aver ricevuto delle segnalazioni sul comportamento del medico, aprendo, così, un’istruttoria.

La relazione sui dati dei vaccini

Dalla lettura dei dati forniti dal responsabile della Banca dati vaccinali dell’Asp non sono emerse, secondo l’azienda sanitaria delle responsabilità da parte del medico.

“Nel periodo di riferimento – si legge nella relazione – i prenotati ammontavano a 6803 di cui 6116 furono vaccinati. Il totale delle somministrazioni nella settimana di riferimento è di 7405.  Le dosi in eccesso sono relative a soggetti prenotati e non vaccinati nelle settimane precedenti”.

“Nessun disservizio”

“Per cui, “si rivela che non sussistono i fatti contestati – scrive la Commissione disciplinare dell’Asp – tenuto conto che il numero dei soggetti vaccinati nel periodo di riferimento è superiore al numero dei prenotati. Pertanto, non risultato disservizi o criticità che abbiano potuto o meno danneggiare l’immagine dell’azienda”.

L’archiviazione del procedimento disciplinare

E poi il passaggio chiave: “Concludendo, questa commissione – si legge nel documento – in considerazione delle attuali disposizioni nazionali e regionali di sottoporre a vaccinazione quanta più popolazione possibile, è dell’avviso che la fattispecie trattata anacronistica rispetto ai reali bisogni della popolazione medesima, in quanto l’utenza vaccinata fa parte del bacino Asp”. Alla luce di queste considerazione, “la Commissione dispone l’archiviazione del procedimento disciplinare”.

La replica dell’Ordine dei medici

“Non può esserci alcun conflitto tra la Commissione di Disciplina della Asp (che peraltro è cosa diversa dalla Asp) e quella dell’Ordine dei Medici, in quanto le due Commissioni sono chiamate a valutare profili disciplinari differenti”. Lo afferma a BlogSicilia il presidente dell’Ordine dei medici di Siracusa, Anselmo Madeddu, spiegando che sulla stessa vicenda Ordine ed Asp procedono su profili diversi.

“La Commissione dell’Ordine – aggiunge Madeddu – infatti valuta profili deontologici collegati alla eventuale violazione degli articoli del Codice di Deontologia Medica, mentre quella della Asp valuta profili dirigenziali normati dai contratti collettivi di lavoro, e dunque – ripetiamo – nessun conflitto può sussistere tra loro”.

“Né tantomeno l’esito dell’una può influenzare quello dell’altra. La Commissione  – precisa Madeddu – di disciplina (a qualunque ente faccia riferimento) non è la Cassazione e dunque non è previsto da alcuna parte che una sua valutazione possa o debba fare giurisprudenza vincolando le valutazioni delle Commissioni di altri Enti. La Commissione di disciplina dell’Ordine non valuta l’operato di altre Commissioni, che rispetta,  ma solo quello dei propri iscritti”.

“Acquisite prove documentali sul medico”

In merito al provvedimento di sospensione a carico del medico che avrà 30 giorni di tempo per fare ricorso,  Madeddu precisa che “la Commissione di Disciplina dell’Ordine ha acquisito diverse prove documentali e testimoniali nell’arco di diversi mesi, in esito alle quali  ha valutato il comportamento deontologico di un iscritto, del quale tra l’altro, correttamente, non sono state comunicate alla stampa neanche le generalità”.

Le garanzie a tutela del medico

“Vorrei dunque smorzare ogni polemica, considerato – dice Madeddu – anche che il diretto interessato potrà fare valere le sue ragioni in appello a Roma presso la Commissione centrale per gli Esercenti le Professioni sanitarie degli Ordini dei medici, così come previsto dalla legge italiana a piena garanzia degli incolpati”.

“Dunque nessun conflitto e nessuna polemica , ma solo l’esercizio delle proprie funzioni di controllo deontologico delegate dallo Stato nel rispetto della piena legalità e dell’interesse collettivo dei cittadini, che sono la vera mission degli Ordini professionali in Italia” conclude il presidente dell’Ordine dei medici di Siracusa, Anselmo Madeddu.