L’Imu a Siracusa è l’imposta più cara in Sicilia. I dati sono stati raccolti dalla Uil che, nel maggio del 2023, ha presentato un dossier

I costi a Siracusa e nelle altre città siciliane

A Siracusa, secondo lo studio del sindacato, il costo medio è di 1227. Ecco i costi nelle altre città dell’isola: 816 a Trapani; 745 euro a Palermo; 709 a Messina; 1.115 a Catania; 1.080 a Ragusa; 955 ad Agrigento; 699 a Caltanissetta; 738 ad Enna.

Solo nelle grandi città si paga di più

Secondo i risultati del rapporto, il costo maggiore in valore assoluto per una seconda casa a disposizione si
registra a Roma con 2.064 euro medi. A Milano, invece, si pagheranno 2.040 euro medi; a Bologna 2.038 euro;
a Genova 1.775 euro; a Torino 1.745 euro.

Le aliquote a Siracusa

A Siracusa, l’aliquota è fissata al 10,6 per mille ma vediamo cosa accade in Italia. Secondo quanto riferito nel rapporto della Uil sono 17 le città in cui è in vigore la ex addizionale della TASI, per cui, in questi Comuni, le aliquote superano la soglia massima dell’IMU (10,6 per mille).

Oltre la soglia

In particolare, a Roma, Milano, Ascoli Piceno, Brescia, Brindisi, Matera, Modena, Potenza, Rieti, Savona e Verona l’aliquota è all’11,4 per mille; a Terni e Siena, all’11,2 per mille; a Lecce, Massa e Venezia all’11 per mille; ad Agrigento al 10,9 per mille.

Altre 75 Città capoluogo, sempre sulle seconde case, applicano l’aliquota del 10,6 per mille, tra cui Torino,
Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Bari e Siracusa.

“Si poteva ridurre l’aliquota”

Il gruppo consiliare di FdI Siracusa aveva presentato un emendamento per ridurre l’aliquota sulla seconda casa e ridurre così il costo per le famiglie, ma non è passato al vaglio dell’aula.

“Purtroppo il Consiglio comunale ha perso l’occasione – scrivono i consiglieri di FdI, Paolo Cavallaro e Paolo Romano . di approvare l’emendamento di Fratelli d’Italia, che prevedeva la riduzione dell’ aliquota Imu, fissata al 10,6 per mille nella misura massima di legge, nella misura del 8,60 per mille, a quegli immobili a disposizione che insistono su strada pubblica non raggiunta dalla rete idrica e/o fognaria e/o dall’ illuminazione stradale, a condizione che non fossero immobili di lusso e che non fossero destinati ad attività di locazione turistica imprenditoriale”.

La pesante eredità

Secondo i consiglieri di opposizione, le condizioni economiche di chi ha ereditato le case non sono granché, per cui le difficoltà a mantenerle sono enormi. “Non si tiene conto della difficoltà – aggiungono – delle nuove generazioni, che hanno ereditato le seconde case dai genitori, che avevano vissuto il benessere della lira, e non riescono più a pagarne gli oneri con stipendi assai più modesti in euro”

Indice puntato sull’amministrazione Italia

“Da oltre 11 anni  l’amministrazione Italia 1 e 2 lascia immutate le aliquote nella misura massima, incurante della sofferenza che vivono le famiglie, in difficoltà persino per soddisfare le esigenze personali indispensabili. Diversi comuni d’Italia, infatti, hanno contenuto le aliquote nelle misure più basse previste dalla legge” attaccano i due consiglieri di opposizione.