Il vasto incendio, scoppiato ieri pomeriggio in via Elorina, nell’area della Ex Spero, a ridosso del Porto Grande, potrebbe essere doloso. Sono emersi, nel corso degli accertamenti compiuti dai vigili del fuoco e dalla polizia, diversi focolai: elemento che farebbe pensare alla mano di uno o più attentatori anche se gli investigatori rimangono blindatissimi, in attesa di altri riscontri, come conta di avere la Procura di Siracusa.

Di certo, il muro di fuoco che si è propagato lungo quella direttrice ha tenuto sotto scacco la città per parecchie ore, fino a tarda serata, e per arginarlo sono stati utilizzati tutti i mezzi del comando provinciale dei pompieri, arrivati con 5 autobotti, inoltre è stato necessario far arrivare un elicottero.

L’origine dell’incendio

Le fiamme si sono originate dai canneti, piuttosto diffusi in quella zona che è di proprietà del Demanio, e da tempo erano stati lanciati allarmi sulla necessità di bonificare l’area.

La situazione nell’area portuale

Basta fare un salto nei pressi del Comando della Polizia municipale, in via del Molo, a due passi dal Porto Grande per rendersi conto di quanto pericolosa sia la situazione. Per fortuna, non è accaduto in estate, peraltro, a riprova delle resistenze nell’affermare che si tratti di un rogo accidentale, c’è il fattore climatico: le temperature, nella giornata di ieri, oscillavano tra i 16 ed i 13 gradi, poco per pensare ad un rogo innescato dal caldo.

Allarme inquinamento

Per consentire ai soccorritori di spegnere le fiamme, le forze dell’ordine hanno chiuso i tratti di via Elorina e via Columba ma solo a tarda notte i vigili del fuoco sono riusciti a stoppare i focolai. Si è anche incendiato del materiale plastico, presente in quella zona, per cui in quella vasta coltre di fumo che ha coperto la città c’erano pure sostanze tutt’altro che naturali. Infatti, la Protezione civile ha diramato in serata un bollettino invitando i cittadini a “tenere chiuse le finestre delle abitazioni e le porte delle attività commerciali”.

Pd, “Comune incapace di gestire le emergenze”

L’episodio ha scatenato anche delle polemiche politiche, il Pd ha attaccato duramente l’amministrazione comunale ”
assolutamente impreparata a gestire emergenze impreviste”.

“Poteva essere l’occasione per dimostrare – dicono i consiglieri comunali Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco – di avere un corpo di protezione civile pronto, una cabina di regia reattiva, un nucleo pronto ad intervenire e dare indicazioni corrette, precise, capillari e tempestive. Invece è stata solo l’ennesima occasione per osservare palesemente l’assenza di preparazione ad eventi di questo genere da parte dell’Amministrazione comunale e per vedere – ancora una volta – i cittadini senza informazioni e senza guida”.

Interrogazione di FdI

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro, ha presentato una interrogazione per chiedere all’amministrazione “i risultati delle rilevazioni effettuate dall’ARPA, le cause di tale incendio e quali materiali e/o rifiuti siano stati bruciati dalle fiamme”. Inoltre, “quali azioni siano state messe in campo dalla Protezione civile comunale per tutte le ore dell’emergenza, quanti dipendenti e mezzi siano stati messi in campo, e in quali tempistiche dopo l’incendi” e “se corrisponde al vero che sul terreno oggetto di incendio erano presenti micro discariche abusive e se siano state o saranno assunte attività sanzionatorie nei confronti della ditta proprietaria del terreno”.