Un avviso di conclusione indagini è stato notificato dagli agenti della squadra mobile a sei persone indagate per aver agevolato l’ingresso in Italia di cittadini stranieri utilizzando documenti falsi. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Antonio Nicastro, vedono il coinvolgimento di un funzionario dell’Asp e e di un funzionario della Prefettura.

Secondo la polizia, uno straniero fungeva da intermediario tra cittadini extracomunitari, che avevano presentato istanze di ricongiungimento familiare, e un’agenzia di disbrigo pratiche.

Due professionisti, sarebbero stati incaricati di predisporre falsa documentazione, che attestava il possesso di requisiti reddituali ed  un funzionario dell’Asp 8 di Siracusa, sarebbe stato incaricato di predisporre documentazione falsa che attestava il possesso di requisiti di abitabilità ed idoneità degli alloggi.

Sarebbe coinvolto anche un funzionario dell’ufficio territoriale del Governo di Siracusa, che avrebbe agevolato l’iter amministrativo della singole pratiche, come le istanze di ricongiungimento familiare per agevolare l’ingresso illegale nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Secondo gli inquirenti alcuni degli stranieri non sarebbero stati in possesso dei requisiti previsti dalla legge.