“Non amo essere sotto i riflettori, mi piace svolgere  il mio lavoro con lo staff”. Lo ha detto stamane, nel corso dell’incontro con la stampa Chiara Armenia, neo prefetto di Siracusa, chiamata a sostituire Giovanni Signer, trasferito a Macerata, con motivazioni non ben chiare dopo appena 10 mesi di permanenza nella città siciliana.

Il caso Ecomac e le falle sui controlli

Il neo rappresentante di Governo ha ereditato una bella patata bollente, l’incendio del deposito di stoccaggio di materie plastiche della Ecomac, situata nel territorio di Augusta, avvenuto il 5 luglio scorso e capace di mettere sotto scacco i sei Comuni della zona industriale coperti non solo da un coltre di fumo ma anche da sostanze altamente nocive come il benzene e la diossina.

Sulla vicenda c’è un’inchiesta della Procura di Siracusa per accertare le responsabilità, in particolare sui protocolli di prevenzione adottati dall’impresa ma il rogo alla Ecomac ha aperto una voragine e sollevato molti dubbi sulla capacità di reazione all’emergenza e naturalmente sui controlli preventivi da parte delle istituzioni.

La galassia degli impianti di stoccaggio

L’ex prefetto Signer, prima del suo addio, aveva avviato un percorso, coinvolgendo i Comuni e le forze dell’ordine, per un monitoraggio di questa tipologia di depositi, ben 17 in tutta la provincia. E su questo solco intende muoversi il neo prefetto Armenia, la cui ultima esperienza è stata a Caltanissetta, territorio su cui un anno fa si è abbattuta l’emergenza idrica.

“Ho  chiesto a un gruppo ristretto di componenti del Tavolo, primi fra tutti gli organi di vigilanza, definiti tali per legge, di calendarizzare costanti controlli degli impianti in parola che dovranno riguardare sia la prevenzione antincendio sia la sicurezza sui luoghi di lavoro” spiega il prefetto che ieri, su questa questione, ha presieduto un incontro a cui hanno preso parte il Presidente del Libero Consorzio di Siracusa, i Sindaci dei Comuni di Augusta, Floridia e Priolo Gargallo, i Vicesindaci dei Comuni di Melilli e Solarino e il Responsabile della Protezione civile del Comune di Siracusa nonché i vertici delle Forze dell’Ordine, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco e i
rappresentanti di ARPA e ASP.

I nuovi protocolli

Il prefetto di Siracusa ha anche parlato dei protocolli legati all’emergenza allo scopo di velocizzare i tempi di reazione. “Stiamo procedendo – ha detto il prefetto di Siracusa – attraverso l’adozione di sistema di controllo speditivo sugli impianti di stoccaggio del Siracusa: le verifiche sono già partite e la settimana prossima ci sarà un incontro tra gli organi tecnici ( tra cui i vigili del fuoco ed il personale dello Spresal ndr) con i singoli sindaci” per istruirli in caso di un nuovo evento alla Ecomac. “La comunicazione in emergenza – ha detto il prefetto – deve essere immediata ed efficace per fornire informazioni omogenee senza destare allarmismi alla popolazione. Ho proposto l’elaborazione di un modello di comunicazione migliorativo e condiviso che sfrutti al massimo le tecnologie, primo fra tutti la creazione di un gruppo di WhatsApp con tutti i Sindaci della provincia per condividere le informazioni istituzionali in emergenza da parte della Prefettura” .