Dopo che il  Tribunale di Siracusa aveva concesso il riconoscimento dei benefici contributivi ai lavoratori di Priolo vittime dell’amianto la Corte di Appello di Catania ha ribaltato tutto. Ed ora, come denuncia la parlamentare nazionale di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo, saranno costretti a restituire le somme.

“Sono vicina agli ex lavoratori dell’amianto di Priolo che una ingiusta sentenza ha discriminato, penalizzato e condannato ad un drammatico destino che prevede la restituzione di quote di pensione percepite che la legge aveva loro riconosciuto, e per il futuro a un drastico taglio di ciò che per legge spetterebbe loro”. Così la deputata di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo che aggiunge.”La vicenda che riguarda i lavoratori dell’amianto – prosegue – rappresenta una beffa inaccettabile davanti alla quale non si può restare indifferenti. I lavoratori esposti all’amianto hanno subito un doppio danno. Il primo è quello di aver lavorato in condizioni dannose per la loro salute, che in molti casi hanno prodotto l’insorgere di gravi malattie”.

“Il secondo danno è che lo stato non riconosce i loro diritti. C’è una legge del 1992 che riconosce uno specifico beneficio pensionistico. Nel 2015 sono varate altre norme specifiche per i lavoratori del settore metalmeccanico esposti all’amianto. La norma è chiara, ma i governi che si sono succeduti dal 2015, come spesso accade, si sono dimenticati di varare le disposizioni attuative che consentirebbero l’applicazione della legge”. “A tutto questo – continua l’esponente azzurra – si aggiunge l’Inps che spende risorse per ricorrere in appello contro una sentenza già vinta dai lavoratori in primo grado. Confido in un intervento risolutivo della Ministra Nunzia Catalfo che so sensibile a questo problema. Serve una soluzione definitiva che restituisca dignità e fiducia ai cittadini coinvolti in particolar modo in un momento così drammatico per l’intero paese”.