• Sentenza di non luogo a procedere emessa dal gup per 2 commercianti accusati di tentata estorsione
  • Secondo l’accusa, avrebbero venduto mascherine al prezzo di 25 euro
  • L’indagine nata dopo una segnalazione di un acquirente

Erano stati indagati dalla Procura di Siracusa per tentata estorsione due commercianti che, secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbero venduto mascherine al prezzo di 25 euro. Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Siracusa, Francesco Alligo, ha emesso sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste nei confronti di Damiano Tinè, 34 anni, e Luciano Giordano, 38 anni, di Floridia, titolari di un’attività commerciale ad Augusta, entrambi rappresentati dall’avvocato Carlo Aloschi.

La vicenda

Secondo la tesi degli inquirenti, i carabinieri, nella giornata del 12 marzo dello scorso anno, si recarono in quel negozio, in viale America, per accertare se davvero, come era stato svelato da un acquirente, vendessero mascherine al prezzo di 25 euro.

I militari si presentarono in borghese, spacciandosi per dei clienti in cerca di quei dispositivi di protezione che, in quel periodo storico, erano preziosi come l’oro. Un addetto alla vendita, da quanto emerso nelle indagini, avrebbe spiegato che era rimasta una sola mascherina monouso e sarebbe costata 25 euro. Lo stesso dipendente, poi sentito dai militari, avrebbe detto che quel prezzo era stato imposto dai titolari.

L’indagine

Ne è così nata un’inchiesta, coordinata dal Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino, nel corso della quale i carabinieri hanno prodotto una documentazione relativa al valore di mercato di quella tipologia di mascherina, che costerebbe tra gli 80 ed i 90 centesimi.

La difesa

Durante la prima udienza preliminare, il difensore dei due titolari ha ritenuto che non poteva sussistere “una tentata estorsione ai danni dello Stato”, per cui il reato è stato successivamente configurato in “manovre speculative su merci mediante sottrazione all’utilizzazione o al consumo”.

Peraltro, secondo quanto sostenuto dall’avvocato Carlo Aloschi, “i miei clienti, come certificato dalle fatture, hanno acquistato quella tipologia di mascherine al prezzo di 8 euro ciascuna”. Inoltre, “con poche mascherine, i miei clienti  non avrebbe mai potuto alterare il mercato di un territorio con una popolazione di circa 40 mila abitanti”.