Il gip del Tribunale di Ragusa ha disposto la scarcerazione per l’ormai ex vicesindaco di Pachino, Aldo Russo ed un ex dipendente pubblico, Giuseppe Dimartino, accusati di concussione in concorso.

Vicesindaco e collaboratore ai domiciliari

Il provvedimento è stato firmato nella tarda mattinata, al termine dell’udienza di convalida della misura cautelare per entrambi gli indagati, che sono adesso ai domiciliari.

Russo, difeso dall’avvocato Luigi Caruso Verso, e Dimartino, assistito dagli avvocati Corrado Di Stefano e Santino Garufi, hanno risposto alle domande del giudice, fornendo la loro versione dei fatti sulla vicenda, ma non sono stati forniti altri dettagli sul contenuto dell’interrogatorio.

La mazzetta da 25 mila euro

Erano finiti in carcere, nel penitenziario di Ragusa, dopo che la polizia li avrebbe colti con le mani nel sacco, a Pozzallo, dove avevano appuntamento con un imprenditore del Ragusano che avrebbe dovuto consegnare 25 mila euro. Per gli agenti della Squadra mobile, quei soldi, indicati dalle forze dell’ordine come una mazzetta, sarebbero serviti per consentire il via libera alla costruzione di un immobile a Pachino.

La vicenda dell’imprenditore

La vittima, stando alla ricostruzione degli inquirenti, aveva presentato una richiesta all’ufficio Tecnico del Comune di Pachino, ottenendo parere favorevole ma l’ultimo passaggio sarebbe toccato al Consiglio comunale. Secondo la tesi dell’accusa, Russo avrebbe garantito di poter condizionare il voto dell’assemblea, da qui la richiesta di quella dazione di denaro.

La trappola a Pozzallo

La vittima, intuendo di non avere alternativa e non volendo assolutamente cedere a tale richiesta, si è rivolta alla polizia. Gli agenti della Squadra Mobile, dopo avere accertato e documentato la consegna del denaro, avvenuto il 30 marzo a Pozzallo, sono interventi, bloccando ed arrestando i due indagati.

Il video

Per blindare l’inchiesta, gli agenti di polizia, autorizzati dai magistrati della Procura di Ragusa, hanno documentato la cessione dei soldi: ci sono, infatti, le immagini che testimonierebbero questo passaggio.