Ci sono state persone che hanno avuto nausea, altri hanno avvertito mal di testa, alcuni, invece, hanno sofferto dei conati di vomito. Colpa dei miasmi che si sono registrati ieri a Priolo, nel Siracusano, cuore pulsante del Petrolchimico.
Il sindaco, Pippo Gianni, ha incaricato gli agenti della Polizia municipale di compiere i campionamenti dell’aria attraverso i canister per svelare le fonti dei cattivi odori.
“Le condizioni meteorologiche sfavorevoli e i venti che cambiavano, fino ad essere poi quasi assenti, hanno fatto sì che i miasmi venissero avvertiti anche nel centro abitato” spiega il sindaco di Priolo che, assicura di aver inviato una lettera ai vertici societari della zona industriale allo scopo di sapere se si sono verificati disservizi negli stabilimenti.
“Per sapere quali sono le sostanze odorigene sprigionate, bisognerà attendere le risultanze dei canister, inoltre per velocizzare l’iter, ho chiesto spiegazioni all’Arpa”. Sui cattivi odori, provenienti dalla zona industriale siracusana c’è stata negli anni scorsi l’inchiesta della Procura di Siracusa, denominata No Fly, che ha spinto le imprese del Petrolchimico ad ottemperare agli obblighi in tema di emissioni odorigine.
Non è un buon momento per il Petrolchimico dove la settimana scorsa si è registrato un nuovo incidente sul lavoro con 3 operai rimasti feriti. Secondo quanto fatto sapere dalla Lukoil, che ha informato la Prefettura e la Protezione civile, si è verificato “ fenomeno di fumosità dall’unità 1600 generato da una pompa di fondo colonna.
Ma il Petrolchimico vive un’altra problematica, legata alla sua stessa esistenza, come denunciato dai Confindustria, dai sindacati e dallo stesso Governo regionale. Al centro c’è sempre il gruppo Lukoil, cuore pulsante della zona industriale del Siracusano, con due raffinerie e l’impianto di cogenerazione, capace di trasformare gli scarti di lavorazione del petrolio in energia.