• Arrivati 60 migranti al porto commerciale di Augusta
  • 52 sono stati trasferiti sulla nave per la quarantena
  • 8 minori non accompagnati sistemati in un centro di accoglienza

Sono stati trasferiti sulla nave per la quarantena,  52 dei 60 migranti arrivati al porto di Augusta a bordo della Geo Barents. Gli altri 8 stranieri,  minori non accompagnati, come disposto dalla Prefettura, sono stati accompagnati in un centro di accoglienza, ad Agrigento. Gli agenti di polizia ed i magistrati della Procura di Siracusa sono impegnati nelle operazioni di identificazione dei migranti e nell’individuazione dei possibili organizzatori della drammatica traversata in mare.

Inchiesta su maxi sbarco a Lampedusa

La procura della Repubblica di Agrigento, in collaborazione con la Direzione distrettuale antimafia di Palermo, ha avviato un’inchiesta, come riporta l’AGI,  sul maxi sbarco di due sere fa a , quando sono stati soccorsi 686  a bordo di un peschereccio di 15 metri partito da Zuwara, in Libia. Al momento si indaga per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ma l’ipotesi è che possa esserci dietro una regia internazionale e, quindi, una vera e propria organizzazione a delinquere.

Le parole del capo della Procura

Il capo della procura di Agrigento, Luigi Patronaggio già ieri affermava che il maxi approdo dei migranti provenienti dalla Libia, a bordo di un grosso peschereccio, “induce a pensare ancora una volta alla esistenza di una organizzazione criminale transnazionale che rende assolutamente necessarie e improcrastinabili complesse indagini internazionali”.

Lamorgese, “redistribuzione dei migranti”

“Abbiamo chiesto una redistribuzione obbligatoria dei migranti a livello europeo e penalizzazioni economiche per chi non dovesse accettare”. Così il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervenendo al Festival delle Città  a Roma.

Secondo Europol, oltre il 90% delle persone che arrivano nell’Ue irregolarmente si rivolge ai trafficanti per affrontare il viaggio. Lo ha evidenziato la Commissione europea contestualmente all’adozione dei piani d’azione contro il traffico di migranti e i datori di lavoro che ne sfruttano la manodopera