• Un giovane di 22 anni condannato a due anni di reclusione
  • Fu arrestato nel febbraio scorso perché trovato in possesso di un’arma
  • La sentenza emessa dal gup del Tribunale di Siracusa

Il gup del Tribunale di Siracusa ha condannato a due anni e 20 giorni di reclusione un giovane di 22 anni, Marco Cancelliere, siracusano, arrestato nel febbraio scorso dagli agenti di polizia per essere stato trovato in possesso di una pistola modificata ed una munizione. Questa la sentenza, al termine del processo che si è celebrato con il rito abbreviato, come optato dalla difesa dell’imputato, rappresentato dall’avvocato Junio Celesti.

L’arresto

Il blitz degli agenti della Squadra mobile scattò il 25 febbraio dopo una soffiata sulla presenza di una pistola in casa del giovane, infatti gli inquirenti si recarono nell’appartamento, situato in via don Luigi Sturzo, nel rione della Mazzarrona, trovando, al termine della perquisizione, una pistola Bruni, calibro 9, modificata, inoltre, dentro un borsone fu rintracciata una cartuccia.

Secondo la tesi del giudice per le udienze preliminari, quell’arma è di provenienza illecita, da qui la contestazione della ricettazione, anche perché il giovane, da quanto emerge nell’inchiesta, non avrebbe spiegato in modo chiaro dove si sarebbe rifornito.

In libertà

L’imputato è stato anche condannato al pagamento di una multa pari a 800 euro ed alle spese processuali, in merito alla sua posizione, il gup del Tribunale di Siracusa, Salvatore Palmeri, ha deciso di applicare al 22enne la misura dell’obbligo di presentazione alla stazione dei carabinieri.

Il blitz alla Mazzarrona

In quel blitz alla Mazzarrona del febbraio scorso, ma al termine di un’indagine diversa, gli agenti della Squadra mobile arrestarono un uomo 37 anni, disoccupato con precedenti penali, che avrebbe spacciato nell’abitazione posta al piano terra di una palazzina di edilizia popolare, protetta da un sistema di sorveglianza, controllato da una regia, allo scopo di consentirgli di sapere in anticipo chi gli andava a fare visita.

Nella sua disponibilità anche una mazza da baseball, probabilmente utilizzata per dissuadere visitatori poco graditi mentre sul tavolo sono stati rinvenute bustine aperte e materiale per confezionamento della droga.