Il giudice per l’udienza preliminare di Termini Imerese Claudio Bencivinni ha condannato Piero Chiara, 23 anni, a 4 anni e 8 mesi di reclusione imputato di omicidio preterintenzionale. Il processo è stato celebrato con il rito abbreviato.

L’episodio risale a metà settembre 2018

Il 15 settembre del 2018 nel corso di una lite per un parcheggio davanti al Roxy Bar di Campofelice di Roccella Chiara diede un pugno a Salvatore Terrasi di 52 anni. Chiara stava parcheggiando l’auto e Terrasi con la moto gli avrebbe soffiato il posto.

Ne è nata una violenta lite finita con il pugno che provocò la caduta di Terrasi a terra. L’uomo cadendo ha sbattuto la testa sull’asfalto ed è finito in coma in ospedale prima al Giglio di Cefalù poi a Villa Sofia dove morì l’11 ottobre. Il giudice ha escluso l’aggravante dei futili motivi e concesso le attenuanti generiche, rimettendo al tribunale civile la quantificazione del danno subito dai familiari di Terrasi, parte civile nel processo con l’assistenza dell’avvocato Salvatore Pirrone.

L’avvocato della difesa preannuncia appello

L’avvocato Salvatore Sansone che difende Piero Chiara, preannuncia però l’appello, ritenendo che si sia trattato di un omicidio colposo e non preterintenzionale, anche perché, sulla scorta di una consulenza di parte, la morte di Terrasi non sarebbe stata una conseguenza delle complicazioni legate al pugno sferrato dall’imputato, ma sarebbe derivata invece da un’infezione batterica polmonare che la vittima avrebbe contratto in ospedale.