“L’ammontare progettuale, conseguentemente aggiornato, è pari a € 372.000.000”. Lo afferma il commissario per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, Guido Monteforte, che conferma le indiscrezioni dei giorni scorsi circa l’aumento dei costi per la realizzazione della struttura dopo il nuovo computo metrico della Rti, esecutrice del progetto.

Che cosa è il computo metrico

Il computo metrico è l’elenco di tutti i lavori e i materiali previsti per la completa esecuzione di un intervento edile secondo quanto progettato. Questo significa che all’interno del documento si troverà un elenco di voci, tutte corrispondenti ad una singola parte del progetto.

L’aumento

Il conto, il precedente era di circa 347 milioni di euro, è stato presentato ieri a Palermo nel corso di una riunione convocata dal Presidente della Regione Renato Schifani ma lo stesso commissario sostiene che si va avanti, in quanto la Regione fornirà le coperture. “Mi è stato assicurato che il finanziamento in precedenza stanziato sarà immediatamente aggiornato al suddetto ammontare, per consentire la costruzione dell’opera nell’assetto progettuale definitivo e senza ricorrere a stralci di parte dell’opera, come qualcuno aveva paventato e che non mi ha mai visto concorde. Sono felice di anticipare questa importante informazione ai siracusani, che giustamente pongono la massima attenzione al tema del nuovo ospedale” spiega il commissario Monteforte.

I prossimi passi: progetto esecutivo e gara

“Grazie all’impegno assicurato dalla Presidenza della Regione sarà possibile procedere con celerità all’approvazione del progetto definitivo e ad espletare tutte le successive attività propedeutiche al bando di gara. Nei prossimi giorni chiederò al Prefetto di Siracusa  di potere incontrare presso la Prefettura i sindaci della Provincia, per informarli dettagliatamente dei progressi conseguiti” aggiunge il commissario.

I soldi

Questa la copertura prospettate dalla Regione: 200 milioni, frutto dall’accordo tra Stato e Regione, gli altri 100 saranno prelevati dalla “cisterna” dell’ex articolo 20, il resto dai fondi dell’amministrazione dell’isola.