Confindustria Siracusa indica una soluzione sulla vicenda dell’obbligo del Green pass nelle mense aziendale, la misura tanto contestata dai sindacati.
“Non occorre la certificazione – spiega Giovanni Musso, presidente degli imprenditori metalmeccanici di Confindustria Siracusa – per accedere alle aree break destinate al consumo dei pasti in autonomia, senza somministrazione di cibo da parte dell’azienda o di società esterne. L’accesso a tali aree rimane, quindi, libero, osservando le misure di sicurezza”.
Una presa di posizione emersa nel corso di un incontro con i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Angelo Sardella, Antonio Recano e Santo Genovese.
“Occorre considerare che le mense di cantiere – hanno detto i segretari FIM, FIOM e UILM Angelo Sardella, Antonio Recano e Santo Genovese – sono luoghi di lavoro e sono tutelati dai contratti di lavoro. Il Governo non ha varato alcuna legge che renda obbligatorio il vaccino e quindi per i lavoratori valgono tutti gli istituti previsti dal contratto nazionale e dall’integrativo territoriale, compreso il diritto al pasto fornito dal servizio mensa”.
Secondo quanto esposto dal presidente degli imprenditori metalmeccanici di Confindustria Siracusa, il Governo ha imposto per le mense le stesse regole che valgono per i ristoranti.
“E’ stata la risposta alla FAQ che, costituendo comunque una indicazione – ha detto Musso – della pubblica amministrazione circa l’applicazione corretta della norma, ha precisato che per la consumazione al tavolo nelle mense aziendali o in tutti i locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, sia necessario esibire la certificazione verde, analogamente a quanto avviene nei ristoranti”.
Al termine dell’incontro, le parti “sono concordi nel ritenere che per garantire una maggiore sicurezza dei luoghi di lavoro dal contagio Covid 19 occorre rendere il green pass obbligatorio” si legge nel comunicato diffuso da Confindustria.