E’ stato arrestato per scontare una condanna definitiva a 15 anni di reclusione per omicidio Stefano Di Maria, 27 anni, pachinese, accusato del delitto di Corrado Vizzini, vittima di un agguato ivia De Sanctis, a Pachino, avvenuto nel marzo del 2019.

L’agguato alla vittima

La vittima, alla guida del proprio ciclomotore, stava tornando a casa perché sottoposto alla sorveglianza speciale e durante il tragitto fu centrata da diversi colpi d’arma da fuoco per poi essere trasportata all’ospedale Di Maria di Avola salvo morire dieci giorni dopo il ricovero per le gravi lesioni interne subite.

Gli altri imputati

Sono stati già condannati in via definitiva gli altri imputati: 24 anni per Sebastiano Romano, 30 anni ciascuno per Massimiliano Quartarone, 31 anni, e Giuseppe Terzo, 28 anni.

Il movente dell’omicidio

Secondo la tesi della Procura di Siracusa, la vittima avrebbe pagato con la vita una intimidazione ai danni di Quartarone, culminata il 9 febbraio con il danneggiamento a colpi di pistola della sua porta di casa. Quartarone, nella ricostruzione dell’accusa, avrebbe poi convinto gli altri tre ad organizzare una spedizione punitiva per ammazzare il cinquantacinquenne.

La ricostruzione della polizia dell’agguato

Dalle indagini condotte dalla polizia di Pachino, in quel periodo guidata da Maria Antonietta Malandrino, gli imputati avrebbero pianificato l’agguato, ognuno avrebbe avuto dei compiti ben precisi: mentre Quartarone e Terzo si sarebbero occupati di premere il grilletto, gli altri due avrebbero dovuto seguire gli spostamenti di Corrado Vizzini che, quel sabato sera, stava per fare rientro nella sua abitazione in sella al suo ciclomotore, un vecchio modello “Sì” della Piaggio.

Lo avrebbero atteso in via De Sanctis e quando sarebbe stato stato a tiro furono esplosi 8 colpi ma solo 4 centrarono  la vittima. Il cinquantacinquenne venne soccorso da alcuni residenti della zona che chiesero l’arrivo dell’ambulanza per il trasporto in ospedale.

Il profilo della vittima

Corrado Vizzini, negli ambienti della criminalità di Pachino, aveva un suo peso, infatti era stato arrestato dalla polizia nella primavera del 2015 per il tentato omicidio di Antonino Dimaiuta nell’ambito di una faida tra bande per il controllo delle attività illecite nel centro agrumicolo, tra cui il traffico di droga.

 

 

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