Legambiente accelera per la definizione del Parco degli Iblei che ha avuto il via libera del Governo nazionale. L’area, che comprende i territori di Siracusa, Catania e Ragusa, deve essere perimetrata ed a tal proposito i Liberi consorzi di Siracusa e Ragusa e la Città metropolitana di Catania hanno chiesto ai sindaci di avviare i confronti con le realtà locale per le osservazioni al fine poi di determinare i confini del Parco.
“Dopo quasi 15 anni dalla legge che ne indica la possibile istituzione, riteniamo che bisogna essere chiari ed onesti fino in fondo e dire chiaramente, invece di continuare con queste manfrine e perdite di tempo, e cioè se si è a favore o contrari all’istituzione del Parco degli Iblei” dice Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.
Sulla vicenda della perimetrazione, è intervenuto, nei giorni scorsi, il deputato regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo, che ha criticato la scelta di non coinvolgere le aziende e le associazioni di categoria nel dibattito sulle osservazioni. Il parlamentare all’Ars, che ha anche detto di non preferire un Parco “ingessato” con troppi vincoli per gli imprenditori, ha convocato aziende e sindaci in Commissione Attività produttive.
“Assistiamo davvero – spiega Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – ad uno spettacolo indecoroso nel continuare a leggere dichiarazioni di alcuni politici, forse sarebbe meglio dire politicanti, che chiedono ancora di esaminare, di verificare, di allargare la discussione. Dopo quasi 15 anni”
“Abbiate il coraggio e l’onestà intellettuale di dire che siete contrari, che vi piegate ancora una volta alle solite vecchie lobby e consorterie che non vogliono cambiare il destino di questa parte di Sicilia”.
Noi – conclude Zanna – diciamo basta a tutto questo e ribadiamo con forza che non c’è più tempo e che il Parco degli Iblei deve nascere subito, ora, per dare una speranza di futuro, una prospettiva seria di crescita delle comunità e di lavoro a questi nostri meravigliosi territori”.