E’ scontro a colpi di verbali e carte bollate nel Pd di Siracusa che, nonostante la celebrazione del congresso cittadino di Siracusa, non ha ancora un segretario. In realtà, un documento ufficiale c’è: il verbale del 30 maggio, a conclusione del congresso, in cui emerge l’elezione alla carica di segretario del circolo di Alessandro Dierna con 315 voti.

 

La comunicazione di Stumpo

Il ricorso dell’ex presidente della Provincia, Bruno Marziano, che chiedeva l’annullamento del voto online, in quanto non previsto dal regolamento regionale ma adottato dalla Commissione provinciale, è stato accolto dal commissario per il congresso del Pd in Sicilia, Nicola Stumpo.

 

“In merito al tuo ricorso – si legge nel documento – riguardante la congruità regolamentare tra il richiamato deliberato dalla CPC di Siracusa che ha istituito la possibilità di poter votare da remoto attraverso modalità li stabilite, mi tocca riscontrare che in nessun articolo o comma del regolamento per il congresso si fa menzione questa possibilità che sicuramente potrebbe essere buona cosa per un prossimo futuro, ma non in questo congresso.  Per questa ragione delibera che le espressioni di voto non previste dal regolamento che contempla il solo voto in presenza sono da considerarsi nulle”. Con l’azzeramento dei voti online, Dierna e Maria Grazia Ficara hanno le stesse preferenze: 276. Ed ora?

Lo scontro a colpi di carte bollate

Ed è qui il problema: in teoria, si dovrebbe andare in assemblea per stabilire chi sarà il nuovo segretario cittadino del Pd. L’area vicina a Dierna, però, sostiene che mancano le carte, cioè, a parte la comunicazione “informale” di Stumpo, non ci sono atti ufficiali che azzerano l’elezione di Dierna, di contro, i sostenitori di Ficara, al contrario, ritengono che il pronunciamento del commissario per la Sicilia, inviato da Roma, sia come una sentenza della Corte di Cassazione.

Il nodo del verbale

Ma il verbale del 30 maggio che ha incoronato Dierna alla segreteria cittadina? Secondo autorevolissime fonte del Pd, sarebbe stato proposto di correggere quel documento, alla luce della comunicazione di Stumpo, l’altra soluzione sarebbe quella di redigere un nuovo verbale ma c’è anche una terza ipotesi: lasciare il mondo come è perché le parole del commissario sono sufficienti per portare i due candidati a questa sorta di ballottaggio.

Lo stallo

La morale della favola è che vige lo stallo, infatti non ci sono indicazioni, al momento, su cosa fare per risolvere il caso Siracusa.  Potrebbe essere lo stesso Stumpo, secondo la fonte del Pd, ad indire l’assemblea ed andare così al voto, chiudendo in modo definitivo la vicenda, probabilmente si sta tentando di risolvere  il problema politicamente. Una delle ipotesi è la pace tra le due aree, quelle di Marziano e Di Marco da un lato, Cutrufo, Bonomo, Romano, Monterosso e Gd dall’altra con l’individuazione di un nome su cui convergere.

Dierna accusa Gerratana di essere Pilato

Una soluzione che, però, non sembra allettare molto i vincitori del 30 maggio che, infatti, stanno mettendo in discussione il segretario provinciale, Piergiorgio Gerratana. Nell’intervista rilasciata a BlogSicilia, Alessandro Dierna, ha attaccato Gerratana: “Il segretario – dice Dierna – non ha mai cercato un incontro con i candidati né ha tentato una mediazione. Dico che Gerratana non può lavarsene la mani sulla vicenda, tenuto conto che questo è il circolo più grande della provincia, altrimenti non puoi fare il segretario”.

Marziano, “Piccoli Kim Jong-un crescono”

A Dierna, autore di una conferenza stampa, ha replicato l’ex presidente della Provincia che tira fuori un altro asso nella manica. ” Pensavo di non procedere alla richiesta di attribuzione dei due voti annullati alla candidata Ficara che, se attribuiti, la farebbero eleggere  senza ulteriori passaggi nel ruolo di segretaria cittadina. Adesso non lo escludo più. Piccoli Kim Jong-un crescono”.