Non è reato coltivare una piantina di marijuana sul balcone. Così ha deciso la Corte di Cassazione, sesta sezione penale, nella sentenza pubblicata alcuni giorni fa.

Come riporta Ragusanews, il caso parte a Siracusa dove il Tribunale il 16 febbraio scorso aveva deciso il “non luogo a procedere” per un uomo trovato con una piantina di canapa indiana sul terrazzo. Per il tribunale, la concentrazione del principio attivo (il Thc era parti all’1,8%) e la presenza di un’unica pianta permettevano di escludere la diffusione della droga leggera, sufficiente per uso personale.

Una decisione contro cui si è opposto il procuratore della repubblica, secondo cui la condotta andava sanzionata in base alla tipologia di pianta, alla quantità di principio attivo sopra i minimi di legge, al peso della piantina pari a 312 mg contro il limite dei 25 mg previsto dalla legge e al fatto che era già alta un metro pur non essendo arrivata a completa maturazione.

La Cassazione ha invece rigettato il ricorso ritenendo una sola piantina coltivata su un terrazzo in un contesto urbano non è in grado di incrementare il mercato delle sostanze stupefacenti.