“I lavoratori hanno deciso di scioperare ma l’azienda ha inviato una lettera di contestazione disciplinare che mette in discussione un diritto costituzionale”.

Lo affermano i segretari della Fiom ed Uilm Siracusa, Antonio Recano e Santo Genovese, che denunciano l’atteggiamento della Coemi, azienda metalmeccanica che ha una commessa con la Sonatrach, il colosso algerino della raffinazione che opera nell’impianto ex Esso di Augusta.

Il confronto sulle retribuzioni

Secondo quanto sostenuto dai sindacalisti, è in corso, da oltre un anno e mezzo, un confronto tra i lavoratori e la Coemi in relazione a delle integrazioni in busta paga.

La Coemi, come fanno sapere i sindacalisti, è subentrata ad un’altra impresa, assorbendone la manodopera ma la richieste dei lavoratori non sono state ancora accolte. “Tanto per fare un esempio – dice a BlogSicilia il segretario della Fiom Cigl, Antonio Recano – si è chiesto di aumentare il peso della busta paga per via dei costi di carburante sostenuti dai lavoratori per recarsi al cantiere ma fino ad oggi non ci sono stati passi in avanti”.

La protesta e lo sciopero

Da qui, prima la proclamazione dello stato di agitazione, una forma di protesta più “morbida”, poi la decisione, al termine dell’assemblea, di organizzare uno sciopero. Che ha scatenato la reazione dell’azienda, denunciata dai sindacati.

“Azione ritorsiva” denunciano i sindacati

“Si tratta di una pericolosa e inaccettabile azione ritorsiva. Scioperare costituisce un diritto di libertà, un diritto il cui esercizio non può essere limitato, né può comportare alcuna sanzione da parte dell’ordinamento. In questo senso FIOM e UILM hanno diffidato l’azienda a desistere immediatamente da siffatto comportamento antisindacale, diretto ad impedire o limitare il diritto di sciopero” spiegano i segretari della Fiom ed Uilm Siracusa, Antonio Recano e Santo Genovese.

I lavoratori della Coemi, come spiegano i sindacalisti, “incroceranno le braccia fino a che non si troveranno soluzioni in grado di garantire quanto definito nell’accordo del 01.03.2021 siglato presso Confindustria Siracusa e verranno rimossi gli effetti di un comportamento antisindacale, diretto ad impedire o limitare il diritto di sciopero”.