Trovano sempre più consenso le parole del presidente della Regione, Renato Schifani, disposto a trovare una soluzione legislativa che permetta di reintrodurre le vecchie Province e con elezione diretta.
In realtà, a spingere in questo senso è una sentenza della Corte di Cassazione, come spiega l’avvocato Salvo Andolina, ex consigliere provinciale di Siracusa.
Quale è il cuore della sentenza della Corte Suprema sul ruolo delle province?
Il nodo che pone la pronuncia della Corte attiene alla necessaria armonizzazione della Legge Delrio, recepita dalla Regione Siciliana con la legge 15/2015, con il testo costituzionale vigente, attraverso una indispensabile “reviviscenza” delle province, definite enti di area vasta titolari di funzioni “non di mero coordinamento dei comuni”, bensì di “funzioni fondamentali” proprie.
Può spiegare il principio della legge Delrio?
La Legge Delrio ha concepito le Province – nella prospettiva della loro soppressione ad opera della riforma costituzionale Renzi-Boschi, quali enti di secondo grado destinati a svolgere il mero coordinamento di funzioni comunali; in seguito, però, alla mancata conferma del referendum popolare del 2016, tale prospettiva di riforma è svanita.
La Corte parla di funzioni fondamentali per le province. Che tradotto, vuol dire che…
Le funzioni fondamentali imporrebbero l’elezione diretta sia del Presidente sia del Consiglio Provinciale, inoltre per poter svolgere funzioni proprie, le Province devono avere le risorse economiche e finanziarie adeguate.
Quale è l’altro messaggio della Corte?
La Corte, non potendo effettuare un intervento diretto e “manipolativo” sulle norme , rivolge un monito al legislatore che, nella sua discrezionalità politica, deve risolvere tale contrasto.
Che esperienza è stata quella dei Liberi consorzio?
La sciagurata e monca riforma delle Province in Liberi Consorzi Comunali ha partorito il mero commissariamento reiterato per quasi un decennio, il depauperamento economico e finanziario, il depotenziamento se non anche la soppressione delle funzioni, non delegate né assorbite da altri enti, con disservizi evidenti, la scomparsa delle figure dirigenziali e delle professionalità precedentemente in organico.
Quali settori potrebbero ritornare alle Province?
Oggi più che mai si pone come urgente il tema della auspicata reviviscenza degli enti di area vasta siciliani e delle loro funzioni fondamentali in materia di viabilità ed infrastrutturazione, edilizia scolastica, formazione universitaria e professionale, di tutela ambientale e pianificazione strategica territoriale, digitalizzazione del territorio e politiche del lavoro: tutti ambiti che le previsioni e la fase attuativa del PNRR tendono ad ulteriormente rafforzare e su cui la rinascita degli enti provinciali può rappresentare una vera e propria svolta per il territorio siciliano
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