Picchiava la propria moglie, a volto sferrandole pugni in pieno viso sotto gli occhi dei due figli della coppia. L’ultimo episodio è accaduto nelle ore scorse nella loro casa in Ortigia, il centro storico di Siracusa: una telefonata alle forze dell’ordine ha segnalato la nuova aggressione ai danni della donna e così gli agenti del commissariato si sono recati nell’appartamento.

La difesa dei figli

I figli, dalla ricostruzione della Questura, avrebbero provato a porre fine alle violenze del padre, che è stato poi allontanato dagli agenti per evitare altri guai.

Trasferiti in casa protetta

E’ stato attivato il codice rosso e come disposto dalla Procura di  Siracusa la vittima è stata trasferita, insieme ai figli, in una casa protetta per ragioni di sicurezza mentre il marito è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia.

Arrestato un altro uomo violento

Gli agenti delle Volanti di Siracusa hanno arrestato un 29enne accusato di maltrattamenti in famiglia, minacce,
oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. La convivente del giovane si sarebbe sfogata con gli agenti delle Volanti, svelando che negli ultimi tempi sarebbe stata vittima di maltrattamenti, commessi anche sotto gli occhi del loro figlio minore. A quanto pare, la sua intenzione sarebbe stata di lasciarlo, da qui le tensioni nelle ultime settimane.  E’ stata attivata la procedura del codice rosso, poi, nelle ore successive, il 29enne, dall’ospedale avrebbe fatto un salto nel palazzo della Questura dove c’era anche la donna ed sarebbe andato in escandescenze, per questo è stato poi arrestato.

Ancora maltrattamenti a Siracusa

Un uomo di 36 anni è stato arrestato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e violenza sessuale ai danni della consorte, 33 anni.

Violenza sessuali ai danni della moglie

L’indagato, trasferito in carcere, è stato destinatario di una misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa. Secondo gli inquirenti, in più occasioni, il 36enne avrebbe picchiato e costretto a rapporti sessuali la consorte contro la sua volontà.