Nuovi guai alla rete idrica di Siracusa con l’ennesima rottura di una condotta. Come comunicato dalla Siam, il gestore del servizio idrico e fognario il problema si è verificato “in zona Corso Umberto e potrebbero verificarsi delle riduzioni di pressione e portata nelle zone di corso Gelone, corso Umberto, piazza Marconi e aree limitrofe. Le squadre sono già sul posto e stanno procedendo alla riparazione. A meno di eventuali inconvenienti, si prevede il ripristino del regolare servizio in tarda mattinata” si legge nella nota. Un problema che, comunque, si ripete e mette in luce, ancora una volta, la precarietà delle condotte idriche di Siracusa, tra le ultime in Italia per dispersione di acqua.
Siracusa maglia nera
Secondo uno studio di Utilitalia, la federazione che riunisce le aziende speciali operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas, “le condizioni di massima criticità, con valori superiori al 65%, sono state registrate a Siracusa (67,6%), Belluno (68,1%),Latina (70,1%) e Chieti (71,7%)”.
Le cause
Le cause, secondo questo studio, sono da ricondurre “alla vetustà degli impianti, prevalente soprattutto in alcune aree del territorio, e a fattori amministrativi, riconducibili a errori di misura dei contatori e ad allacci abusivi” si legge nel rapporto.
La difesa del sindaco
Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, intervenuto a Sky Tg24 che sta dedicando un approfondimento sul problema della siccità, ha sostanzialmente affermato che il Governo nazionale non ha fornito, attraverso il PNRR, le risorse per ristrutturare la rete idrica.
L’affondo dell’ex primo cittadino Garozzo
“Roma sulla perdita dei milioni di euro per il rifacimento della rete idrica non c’entra un tubo” attacca l’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, esponente di Italia Viva, che, nella sua giunta, tra il 2013 ed il 2018, ebbe come vice proprio Italia.
La gestione in house
Secondo Garozzo, la sua amministrazione aveva predisposto tutto per una gara al fine di affidare la gestione ai privati. “L’Ati della provincia di Siracusa ha scelto la gestione in house: una opzione complicata da eseguire per Comuni in dissesto o con risorse risicate”.
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