• Dubbi sulle riaperture mosse dal settore del catering
  • La Cna di Siracusa denuncia le dimenticanze del Governo nazionale
  • Il settore chiede dei protocolli

Le riaperture previste dal Governo nazionale, anche se solo per le zone gialle, non convincono del tutto le imprese che ruotano attorno alla ristorazione. La Cna di Siracusa, reduce da un incontro con gli associati, ha posto delle perplessità su quanto annunciato dalla Presidenza del Consiglio, in relazione “all’irragionevole stop ai posti all’interno dei locali e la poca chiarezza sul destino del comparto eventi, catering, matrimoni e banqueting in genere” spiega Stefano Gentile, della Cna.

La crisi del catering

Sono soprattutto i titolari delle imprese di catering a mostrare più di un dubbio sulle riaperture.  “Stiamo scommettendo tutto su questa stagione – ha detto Vincenzo Quattropani, delegato del settore della ristorazione della Cna  – noi come tutti i colleghi. In Sicilia insistono centinaia di imprese del settore con fatturati pre-covid oltre i 200milioni di euro, fatturato che ha visto un calo dell’85% con estremo disagio anche per le maestranze, specie quelle stagionali che non hanno percepito alcun bonus”.

Richiesta di protocolli

“Non potremo sopportare un 2021 senza una strada tracciata e siamo stati noi per primi ad avanzare un
impegno con protocolli dedicati – conclude Vincenzo Quattropani – adesso occorre condividere al più
presto una programmazione. Gli operatori sono pronti a farsi carico di tutti i controlli e monitoraggi del
caso ma occorre poter rispondere ai clienti, dare previsioni e non vivere ancora oggi nella più completa
incertezza”.

Il settore del ballo

Sale da ballo, discoteche e settore eventi, nei giorni scorsi, hanno chiesto al Governo un protocollo per le riaperture. Sono le associazioni di categoria che lanciano un appello in vista delle riaperture dopo che ieri è stato presentato agli italiani il programma che detta le regole per i prossimi allentamenti alle restrizioni imposte a causa dell’emergenza Covid.