È stato firmato nella sede della Camera di Commercio di Siracusa il Protocollo d’intesa per istituire l’area di crisi industriale del Polo industriale di Siracusa. Si tratta di uno strumento finalizzato al recepimento di finanziamenti pubblici, nazionali ed europei, per il processo di rilancio della zona industriale attraverso le bonifiche e la riconversione energetica.

Patto tra Regione ed enti locali

A sottoscrivere l’intesa sono stati la Regione siciliana, 11 Comuni del Siracusano, quelli attorno all’area industriale, le aziende del Polo petrolchimico, tra cui Versalis spa, Erg Power, Sonatrach, Lukoil, Sasol, Air liquide, Confindustria Sicilia, i sindacati, la Camera di commercio del Sud Est Sicilia e l’autorità portuale della Sicilia orientale.

Verso la delibera della giunta regionale

“La candidatura è soltanto un atto iniziale, occorre che la Regione faccia una istruttoria per arrivare a una delibera di giunta” ha detto il dirigente dell’assessorato regionale alle Attività produttive, Carmelo Frittitta, spiegando le tappe del protocollo prima dell’arrivo dei finanziamenti. “Dopo il via libera della giunta – ha detto Frittitta – l’istanza sarà inviata al ministero per lo Sviluppo economico che valuterà se esistono le condizioni per il riconoscimento dello status indicato nel protocollo. A quel punto, si aprirà un percorso che prevede la possibilità di finanziare progetti di riconversione e reindustrializzazione con fondi regionali, statali ed europei”.

Il rilancio e la transizione energetica

“Il protocollo era elemento importante per verificare se esistevano le condizioni, a livello territoriale, per avviare procedura così complessa. E abbiamo trovato la massima sinergia. L’idea era quella di partire da una situazione crisi, acuita dagli effetti della pandemia e utilizzarla quale momento di rilancio per una vera e concreta transizione energetica”.

L’area serve all’esportazione siciliana

“Riteniamo che l’area industriale di Siracusa – ha affermato Musumeci – .sia non soltanto da tutelare ma da rilanciare, perché ci consentirebbe di alimentare l’export siciliano. Oggi iniziamo un percorso fatto di varie tappe Questo è il primo passo che avvia l’iter per il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa che è la condizione necessaria per poter attingere a tutte le possibili misure di sostegno economico e finanziario in aiuto alle aziende insediate. Come governo regionale siamo pronti a intervenire insieme al Ministero per permettere alle imprese che si trovano in quest’area di operare una completa riconversione”.

“La Regione ha agito con tempismo”

Rilanciare l’economia dei territori gravitanti attorno alla zona industriale e salvaguardare l’occupazione. Questi gli obiettivi fissati dall’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano intervenuto a Siracusa per la firma del Protocollo d’intesa per l’istituzione di area di crisi industriale del Polo industriale di Siracusa. L’assessore ha anche spiegato che l’intesa servirà a salvaguardare i livelli occupazionali del territorio.  “L’amministrazione regionale nel percorso di definizione del protocollo d’intesa ha avviato – ha aggiunto l’assessore Turano-  una proficua collaborazione con la Prefettura di Siracusa e ha seguito un  percorso di ascolto, condivisione e coesione con i comuni, le imprese, le associazioni datoriali e sindacali. In particolare, sono stati oggetto di studio i flussi dei lavoratori per delimitare l’area interessata degli interventi che verranno proposti con la finalità principale di salvaguardare i livelli occupazionali”. Turano sostiene che la Regione ha agito con tempismo per non sprecare l’opportunità di aiutare un pezzo importante dell’economia siciliana. “Possiamo dire che questa volta la Regione – ha detto Turano- si è mossa per tempo con l’ obiettivo di tutelare una realtà importantissima per l’economia siciliana e nazionale che fornisce lavoro a quasi ottomila persone fra diretto, indotto e servizi”.

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