• Blitz dei carabinieri a Noto dove è stato scoperto un caso di inquinamento ambientale
  • Gli scarichi fognari di 5 villette finivano sul fiume Asinaro
  • I proprietari si erano anche allacciati abusivamente alla rete idrica
  • Sono scattate le denunce nei confronti dei trasgressori

I carabinieri di Noto, insieme ai tecnici dell’Arpa, hanno scoperto che da 5 villette, ricavate in un quartiere di Noto, finivano sul fiume Asinaro gli scarichi fognari.  Per questo motivo, i proprietari sono stati denunciati per inquinamento ambientale e per furto di acqua, prelevata attraverso allacci abusivi alla rete idrica comunale.

Proprietari in un altro Comune

Da quanto emerso nelle indagini dei militari, al comando del capitano Federica Lanzara, queste abitazioni sono disabitate per parecchi mesi, i titolari, secondo la tesi delle forze dell’ordine, trascorrono parte dell’anno in altri Comuni.  Nelle prossime ore saranno avviati gli interventi di bonifica.

Il caso Augusta

E’ ancora uno dei Comuni che inquina il mare, scaricando praticamente da sempre i reflui fognari. Augusta è la città più importante del Siracusano, seconda solo al capoluogo, ma al centro di tanti interessi, per la presenza delle aziende del polo petrolchimico, tra cui Sonatrach, l’ex raffineria Esso, e la Sasol, e della Marina militare, eppure non è mai riuscita a dotarsi di un impianto per la depurazione.

Opera mai realizzata

Oltre 30 anni fa, furono realizzate della vasche per raccogliere i liquami e delle palazzine per ospitare degli uffici ed a lì si fermarono i lavori, come se per costruire una palazzina un ingegnere ritenesse di dover cominciare dal tetto. Di scarichi in mare censiti ce ne sarebbero circa 30 ma a questi devono aggiungersene altri, quelli, diciamo, “abusivi”. E per questi sversamenti in mare, che in un paese occidentale ed industrializzato appaiono anacronistici, i contribuenti sono costretti a pagare un prezzo, sotto forma di sanzioni. Insomma, cornuti e mazziati.