decisione presa all'unanimità

Servizio idrico, i sindaci del Siracusano scelgono la gestione pubblica

Addio ai privati, i sindaci del Siracusano hanno deciso che la gestione del servizio idrico sarà interamente pubblica. La scelta, all’unanimità, è avvenuta nella serata di ieri: è in linea con gli indirizzi di legge e con l’esito del referendum

L’assemblea, tenutasi in videoconferenza, si è svolta alla presenza del commissario regionale per l’aggiornamento del piano d’ambito Giorgio Azzarello, dei sindaci e rappresentanti dei Comuni di Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattìni Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Noto, Palazzolo Acreide, Portopalo, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Solarino, e, in qualità di uditori, di due rappresentanti del Forum siciliano delle associazioni per l’acqua e i beni comuni, che aveva fatto richiesta di partecipazione.

Il presidente Francesco Italia ha dichiarato: “Ringrazio tutti i colleghi per il clima di fiducia e collaborazione reciproca instaurato. Lo stato delle infrastrutture e i necessari investimenti, l’alta percentuale di dispersione idrica e la reale capacità di rendere sostenibile la nascente società consortile, sono le sfide più importanti a cui l’ATI di Siracusa sarà chiamata a dare risposta”.

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Nell’agosto scorso, era arrivato il via libera del governo Musumeci a 12 milioni di euro per consentire ai Comuni siciliani di gestire le reti idriche e pianificare gli investimenti. La giunta regionale aveva, infatti, approvato la proposta dell’assessore all’Energia, Alberto Pierobon, di stanziare ulteriori risorse per le zone di Trapani, Messina e Catania, sia per la conduzione delle infrastrutture consegnate da Eas (nelle more che si costituisca l’Ati provinciale), sia per elaborare e aggiornare i cosiddetti Piani d’ambito, strumenti necessari per avviare il servizio e pianificare gli interventi.

I Comuni potranno restituire le somme in dieci anni attraverso gli introiti delle bollette riscosse. Altri due milioni invece sono stati assicurati per la elaborazione e aggiornamento dei Piani d’ambito di tutte le 9 le Ati provinciali siciliane, strumento necessario per la programmazione di tutti gli investimenti nel settore idrico, fognario e depurativo.

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