Gli amanti della spiaggia di Siracusa sanno bene che gli spazi pubblici, e dunque gratuiti, sono pochi. Tra Fanusa, Arenella e Fontane Bianche, in piena estate, i metri quadrati liberi sono come oro colato, per cui non resta che recarsi negli stabilimenti balneari che, da anni, hanno occupato una buona fetta di litorale.
Quanto costa andare in spiaggia?
A fare i conti è stata Natura sicula, l’associazione ambientalista che difende gli spazi pubblici. “Si spendono circa cento euro per una sola giornata di mare (dei quali 30-40 euro per una postazione con due ombrelloni, 5-10 euro per parcheggiare, e il resto per mangiare obbligatoriamente – in barba a qualsiasi legge – presso la struttura prescelta, con annessi tentativi illegali di perquisizioni delle borse alla ricerca di cibo” spiegano gli esponenti di Natura sicula.
Le villette al Plemmirio
E poi ci sono le villette, specialmente quella realizzate, a partire dalla fine degli anni 60 al Plemmirio, ora diventata Area marina protetta. Erano quegli gli anni del saccheggio della costa, con lavori abusivi, poi sanati, ma che hanno lasciato i segni. Spazi di costa per fare il bagno sono risicatissimi anche perché altri fazzoletti rocciosi sono stati acquisiti da strutture private, per cui, per entrare, serve pagare. E fare il bagno non costa quanto un tozzo di pane.
“Qualora ad esempio si volesse optare per le scogliere del Plemmirio, si faccia ben attenzione – spiegano dall’associazione Natura sicula – a non disturbare i residenti delle villette e delle strutture ricettive costruite sul demanio marittimo, con tanto di recinzioni e discese a mare rese private e cementificate sul suolo pubblico, in piena area marina protetta, senza che alcuno dei nostri politici se ne disturbi (forse perché tra le comodità delle loro abitazioni marine, il problema dei cittadini comuni non li toccano).
Sparita la spiaggetta di Ognina
Non c’è più la spiaggetta di Ognina, una delle zone balneari più suggestive di Siracusa, il mare ha praticamente divorato questo fazzoletto di sabbia, uno dei pochi ancora liberi, non toccati dai privati.
Da sempre, è il posto preferito dai bambini, generazioni di siracusani hanno imparato a nuotare proprio qui. E poi, da qualche anno, il Comune ha istallato le docce, rendendo più confortevole la giornata. Non resta che la doccia, ormai.
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