Di spiagge pubbliche ce ne sono sempre meno, almeno nel Siracusano. Arenella e Fontane Bianche hanno pochissimi spazi per chi non intende pagare per recarsi al mare e fare un tuffo, il grosso è in mano ai privati con i loro stabilimenti balneari.

Le spiagge in mano ai privati

E così, andare a godersi una giornata di sole e naturalmente di mare ha un costo, non meno di 25 euro, che, di questi tempi, non sono proprio dei bruscolini.

Ognina coperta da una montagna di alghe

Poi, c’è la spiaggetta di Ognina, una vera rarità in una località balneare contrassegnata dagli scogli: piccolissima, suggestiva ed ambita dalle famiglie per portare i figli.

Anche questa è inaccessibile, non perché i privati hanno piantato sdraie ed ombrelloni ma per le alghe: una montagna di poseidonia copre ormai da settimane la spiaggetta, senza che nessuno degli enti locali, il Comune ed il Libero consorzio, abbia provveduto a bonificare questo spazio, quando ormai l’estate è esplosa.

Le proteste

Tante, tantissime le proteste da parte dei residenti di contrada Ognina e di quelli, anch’essi numerosi, che si recano qui per trascorrere la giornata al mare.

Allarme per colore acqua a Fontane Bianche

A Fontane Bianche è allarme per il colore dell’acqua, come denunciato dal gruppo consiliare della lista Insieme, composto da Ivan  Scimonelli, Daniela Rabbito, Ciccio Vaccaro, che hanno presentato un esposto all’Arpa.

Esposto all’Arpa

“Nella giornata di ieri 2 luglio 2023 si è registrato – si legge nell’esposto all’Arpa –  un coefficiente di marea pari a 92 (alta marea), che durante tutto il medesimo giorno si è registrato un colore dell’acqua del mare di colore verde scuro, che la colorazione si propagava dalla battigia sino a 100m verso est, che la particolare colorazione si propagava lungo tutta la costa sabbiosa del golfo di Fontane Bianche dalle prime ore del giorno sino al tramonto, che vengano effettuate, per la sicurezza dei bagnanti e con urgenza, delle analisi bio-chimiche delle acquee; Che venga avviato un campionamento di analisi sulle acque di balneazione e di volerne dare atto, dei riscontri effettuati, anche a mezzo stampa e social”.