Gli agenti della Squadra mobile hanno notificato ad un trentenne di Siracusa un divieto di avvicinamento alla ex moglie, vittima di stalking ma anche di minacce di morte. Il provvedimento, che è stato emesso dal tribunale di Siracusa, è stato notificato all’uomo, che, avrebbe accolto i poliziotti con un fucile subacqueo. Secondo una prima ricostruzione, il trentrenne dopo la separazione non avrebbe lasciato in pace la donna. Sarebbe rimasto ossessionato all’idea di riallacciare il rapporto con la ex moglie ma di fronte al suo rifiuto avrebbe esasperato la situazione.

Da quanto ricostruito dagli agenti della Squadra mobile, al comando del dirigente Gabriele Presti, il trentenne avrebbe messo sotto pressione la vittima, che, in qualche occasione, sarebbe stata pedinata. E quando l’avrebbe incrociata, stando alla segnalazione della donna, l’uomo non avrebbe lesinato minacce di morte, capace di far entrare la donna in uno stato di ansia e paura. E le aggressioni verbali sarebbero avvenute anche in presenza del loro figlio minorenne o degli amici della vittima.

“In particolare, l’uomo ha inviato numerosi messaggi alla donna minacciandola di morte, l’ha minacciata anche di presenza e davanti al figlio minorenne, ha minacciato alcuni amici della ex moglie e si è introdotto nel giardino dell’abitazione di quest’ultima forzando una saracinesca” fanno sapere gli agenti di polizia.

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