Se c’è una risorsa preziosa questa è certamente l’acqua. In tante parti in Italia, praticamente è scomparsa, in alcune zone della Sicilia, tra cui quartieri di Palermo, manca del tutto, ma a Siracusa il paradosso è che ce ne è abbondanza ma viene dispersa.
La dispersione record in Italia
Secondo uno studio di Utilitalia, la federazione che riunisce le aziende speciali operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas, la dispersione idrica a Siracusa si aggira intorno al 67 per cento. Di questo si è occupata Sulle strade di Siracusa la trasmissione di approfondimento di BlogSicilia.
Rete idrica del Dopoguerra
“La dispersione idrica è elevata anche se il dato non è reale ma in quel dato mancano dei contatori non letti ma non c’è dubbio che il problema c’è. Il motivo è che abbiamo una rete vetusta, risalente al periodo del dopo guerra ed andrebbe sostituita” spiega Giuseppe Marotta, consulente di Dam-Siam, la società che attualmente gestisce il servizio idrico a Siracusa. L’azienda ha vinto un appalto di due anni, prorogabile per altri 12 mesi, più un eventuale proroga tecnica di sei mesi.
Perché non si è intervenuto?
“Se in questi 9 anni di gestione, avessimo saputo, fino dall’inizio – dice Marotta – che tanto sarebbe durato il nostro lavoro si sarebbero potuti pianificare degli investimenti per la rete idrica, praticamente alle stesse cifre di quanto è stato impiegato per la riparazione. Tutto questo è stato impedito dalla circostanza che la gestione fosse precaria, non continua. Siamo andati avanti con ordinanza di 2 mesi, a volte di 6 e così via, per cui è stato impossibile strutturare dei finanziamenti”
La società mista
La gestione del servizio idrico, per legge, sarà su scala provinciale. L’Ati, assemblea territoriale idrica, che riunisce tutti i Comuni del Siracusa, rappresentati dai rispettivi sindaci, aveva prima deliberato per un gestore interamente pubblico ma nei mesi scorsi i primi cittadini hanno cambiato idea, virando su una società mista a maggioranza pubblica. Secondo i sindaci, gli enti locali non hanno competenze e risorse per poter gestire un servizio così delicato.
Il sindaco di Siracusa: “Privati hanno competenze”
“Le amministrazioni comunali non hanno competenza specifiche nella gestione del servizio idrico. Un po’ come accadere per la nettezza urbana, servizio che gli enti locali affidano alle aziende privata. In merito alla vicenda dell’acqua, c’è da dire che nella società mista il pubblico detiene la maggioranza, per cui rimane proprietario degli impianti, inoltre compie delle verifiche sull’attività del privato. Va detto che i soggetti privati, oltre alle competenze tecniche specifiche, tra cui la manutenzione della rete, sono in grado di incamerare, con maggiore efficacia, le riscossioni”
Bando europeo, ci sarà anche Siam
L’Ati, dopo aver votato per la società mista, è stata commissariato dalla Regione. Il commissario ha inviato ai Comuni il cambio dello Statuto e poi procederà alla gara d’appalto per l’individuazione del socio privato.
“Parteciperemo alla gara d’appalto, del resto Siam ha una esperienza ultradecennale non solo a Siracusa. Il bando dovrebbe essere di almeno 30 anni e c’è una porzione di tempo per poter programmare, del resto arriveranno anche i fondi del Pnrr” assicura Marotta.
La versione podcast della puntata Sulle Strade di Siracusa
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