La crisi del Petrolchimico ed i dubbi sul suo futuro, dopo la decisione dell’Ue di puntare, a partire dal 2035, sulle energie verdi, pone seri interrogativi sulla tenuta del sistema economico locale.

Lo scenario senza la zona industriale

La zona industriale vale circa il 60 per cento del Pil locale, per cui, ci si chiede chi potrebbe prendere il suo posto? La prima cosa che viene in mente è il turismo, del resto, fatta eccezione per il periodo della pandemia, il settore è in forte crescita.

Turismo vale il 9% del Pil

Stando ai dati di Confindustria Siracusa, il turismo, però, incide per il 9 per cento della ricchezza del territorio: una percentuale interessante ma troppo lontana da poter essere il motore trainante. Ed allora cosa serve per migliorare questa percentuale? Quali sono i punti deboli del settore ed in cosa bisogna migliorare? Di questo si è occupata la trasmissione di approfondimento Sulle strade di Siracusa di BlogSicilia.

I punti di forza di Siracusa

“Il turismo è una piccola grande industria – dice l’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata – che nasce dal recupero del suo centro storico e di un’altra parte della città, dalla nascita del Parco archeologico e da una promozione strutturata. Mi riferisco ai grandi eventi, come la sfilata di Dolce&Gabbana dello scorso anno, ai concerti al Teatro greco, che si terranno quest’estate, per non parlare della stagione delle rappresentazioni classiche organizzate dalla fondazione Inda, che è un evento di culto”

Non crede sia difficile per i turisti arrivare a Siracusa?

Il collegamento tra l’aeroporto di Catania e Siracusa con il treno ha superato alcune criticità, bisogna, comunque, migliorare la rete di collegamento tra i Comuni. In ogni caso, chi sceglie di vivere una esperienza, come quella legata all’anima dei luoghi alla grandezza del patrimonio culturale, non fa una corsa. E’ vero che bisogna migliorare le infrastrutture ma questa tesi, per cui bisogna recarsi velocemente per raggiungere una meta culturale, come per una visita medica, non la sposo.

Assessore, si può vivere di solo turismo?

Non credevo alla monocultura industriale così come non credo a quella turistica. Bisogna che il ventaglio economico del nostro territorio si allarghi, penso all’agricoltura o all’artigianato, ma occorre che al centro ci sia una certa idea di città, che non è più compatibile con gli insediamenti industriali.

I numeri di Confindustria

Per la vicepresidente della sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa, Patrizia Candela, “il 2022 è stato un anno di crescita, con 60 per cento in più, rispetto al 2021, di arrivi ed in merito all’incidenza del turismo sul Pil locale vale il 9 per cento”

Cosa manca per un salto di qualità?

E’ possibile vivere di turismo, certo. Vale per Siracusa come per la Sicilia ma occorre un grosso sforzo sia sotto l’aspetto delle infrastrutture che delle strutture ricettive, con queste ultime in aumento ma non ancora bastevoli per poter realizzare grandi numeri.

Perché la bassa stagione non decolla?

In alta stagione, si registra un grande flusso di arrivi il problema è la bassa stagione, periodo in cui il turismo subisce un rallentamento. La causa è la mancanza di attrattori: sebbene ve ne siano di naturali, il Parco archeologico tanto per fare un esempio, mancano quelli per la destagionalizzazione: spettacoli o manifestazioni che incentivino il turista a trascorrere una vacanza nei mesi invernali.

La versione podcast della puntata Sulle Strade di Siracusa

 

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